Per il capogruppo di Italia Viva “al presidente Bardi il compito di accogliere la nostra disponibilità e migliorare oltre che ampliare le forme di collaborazione corretta istituzionale nel rispetto dei ruoli e delle parti”
“Consapevolezza, responsabilità e condivisione, nell’epoca della comunicazione globale e dei social è ciò che dobbiamo, in quanto rappresentanti politici, amministratori e rappresentanti istituzionali che guidano comunità o processi, ai cittadini ed alle cittadine di Basilicata. In situazioni di emergenza, è questa la lezione da trarsi: è utile ma anche opportuno non ripetere modalità decisionali e iniziative che, come nei giorni scorsi, hanno generato tanta confusione ai nostri concittadini, condizione rilevata dai media nazionali e dai governatori di altre regioni”.
Lo dichiara il capogruppo di Italia Viva, Luca Braia che aggiunge: “Archiviamo ogni polemica e raccomandiamo maggiore consapevolezza e grande responsabilità nelle scelte politiche e organizzative che dovranno essere prese da oggi in poi, in generale ma in particolare su una emergenza come questa del Coronavirus che ritengo ancora molto lontana dal definirsi affrontata e conclusa, anzi che credo con cui dovremmo ancora confrontarci per molto tempo. Al presidente il compito di accogliere la nostra disponibilità e migliorare oltre che ampliare le forme di collaborazione corretta istituzionale nel rispetto dei ruoli e delle parti, con una raccomandazione, quella di lavorare, parallelamente, nel prendere provvedimenti regionali laddove possibili e battersi per inserire la Basilicata tra le regioni danneggiate anche economicamente per gli effetti diretti e indiretti che si stanno registrando su comparti per noi vitali come turismo, agricoltura, il mondo delle partite Iva in generale che vede coinvolti anche professionisti, commercianti e artigiani. Finita l’emergenza, dopo le persone direttamente o indirettamente coinvolte, saranno quelli che potrebbero avere le conseguenze peggiori”.
“La pressione o la concitazione del momento o la mancanza di una regia nazionale, come detto dal presidente Bardi e sostenuto da alcuni difensori di ufficio della maggioranza – prosegue – giustificano molto relativamente l’accaduto e l’approssimazione manifestata nelle decisioni in totale autonomia, che forse potevano essere evitate, se si fosse scelta la strada del confronto e della condivisione. Cosa che non è avvenuta con i livelli nazionali (Presidenza del Consiglio, Protezione civile, Ministero della salute) e nemmeno con le opposizioni consiliari che, se coinvolte, avrebbero potuto trasferire la propria esperienza maturata nel recente passato in cui hanno vissuto e affrontato situazioni ed eventi simili, in termini di impatto (calamità meteorologiche, questioni ambientali ecc). Una confusione per la quale, spiace constatarlo, la nostra Basilicata è stata messa in cattiva luce sotto l’aspetto organizzativo e istituzionale a livello nazionale, mettendo a rischio quella credibilità che significa fiducia e che rappresenta un patrimonio valoriale fondamentale su cui si costruisce il futuro della comunità della nostra Regione”.
“L’ultima ordinanza di oggi 27/02/2020, finalmente completa e corretta, frutto di un confronto finalmente avvenuto con il Governo nazionale – dice Braia – fa emergere in maniera evidente la distanza e la differenza con le ordinanze e con i comunicati che la Giunta ha emanato e diffuso tra il 23 ed il 25 febbraio e che sono rimaste in vigore sino alle ore 13 circa di oggi. Questa situazione ha provocato il disappunto che i lucani e non solo hanno manifestato in questi giorni. Ora occorre procedere immediatamente, a nostro avviso, alla sanificazione degli edifici pubblici, le scuole ad esempio, e dei trasporti. Si garantisca e potenzi il personale medico ed infermieristico con assunzioni straordinarie che permettono turnazioni adeguate e pianificate per affrontare, in ogni momento, le eventuali emergenze che ci auguriamo di non dover avere”.
“L’allerta deve rimanere altissima – conclude – dato l’evolversi degli ultimi casi nelle regioni a noi viciniori. Non deve mancare la fornitura dei Dpi (dispositivi di protezione individuale) nei presidi sanitari ospedalieri in primis, oltre che tamponi e kit di analisi, anche ai laboratori privati. Se chiamati saremo pronti ad una collaborazione totale che non ha e non deve assumere alcun colore politico in questo momento ma avere come obiettivo principale la tutela del popolo lucano”.