Il consigliere regionale ricorda commosso il medico che fu sindaco di Venosa e senatore della Repubblica
“E’ con profonda emozione che esprimo il cordoglio per la scomparsa di Vincenzo Leggieri, medico illustre di Venosa, di cui è stato sindaco per tre mandati oltre che senatore della Repubblica eletto nelle liste della Democrazia Cristiana nella VI legislatura e componente della commissione sanità in ambito europeo, quando l’Unione Europea cominciava a diventare una realtà legislativa importante per tutti gli stati membri”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Francesco Mollica.
“E’ sempre difficile – continua Mollica – descrivere un uomo dalla personalità complessa come Leggieri temendo di non riuscire a trasferire la grande levatura culturale che ha rappresentato e che continuerà a rappresentare per me e per tutta la comunità venosina e regionale. Ed è ancora più difficile perché stato il mio mèntore fin da ragazzino, quando frequentando la sua segreteria mi insegnava i primi rudimenti della politica e che, per un rapporto familiare che ci legava, andava oltre, cercando di contagiarmi con la sua passione, con il suo essere eclettico, verso insegnamenti di vita proiettati ai bisogni della comunità che tanto egregiamente ha rappresentato. Infatti, a lui Venosa deve la costruzione dell’ospedale. Poi, dopo la pur breve ma intensa attività di parlamentare, si è dedicato alle sue vere passioni: il suo impegno professionale e politico nel settore socio-sanitario ed ai suoi versi”.
“Un ricordo affiora alla mia mente: la sua telefonata – conclude Mollica -, quando fui eletto, per la prima volta, consigliere comunale in un piccolo paese, Anzi e successivamente del 1995 quando, eletto in Consiglio provinciale, esprimendo tutta la sua soddisfazione per quel ragazzino, ormai diventato uomo, che aveva deciso di seguire le sue orme mettendo a frutto i suoi insegnamenti. Da allora ha seguito tutto il mio percorso, se pur dedicandosi alla sua innata passione, l’esercizio poetico, testimonianza della sua etica e trepidante trama di ricordi dove traspare un generoso sogno di riscatto di chi ha inseguito le bandiere dell’ideale e che spesso si è trovato a fronteggiare le falsità. Viene meno un punto di riferimento. Mi mancherai senatore Leggieri”.