Coordinamento migranti, Simonetti su lotta al caporalato

"Con la firma del decreto governativo che impone l'etichettatura di provenienza di coltivazione del pomodoro sui derivati in vendita si aggiunge un ulteriore tassello al percorso nella lotta al caporalato in agricoltura ed al lavoro nero che nel comparto riguarda in particolare i migranti".  Lo sottolinea Pietro Simonetti coordinatore Politiche Migranti della Regione "La misura adottata  dopo le numerose iniziative dei tavoli nazionali e regionali anticaporalato, tutela anche i consumatori di fronte all'uso massiccio negli ultimi anni di pomodoro cinese spacciato da prodotto italiano da parte dell'industria conserverie e in particolare nella grande distribuzione.
La decisione assunta è positiva. Andrebbe arricchita dalla formazione e diffusione degli elenchi dei fornitori e trasformatori,su base nazionale e regionale, per la piena e completa traccia dei passaggi del prodotto, dei coltivatori e quindi dei lavoratori assunti. Le tecnologie ci sono e vanno utilizzare per combattere il lavoro nero, l'evasione fiscale e la bassa remunerazione dei produttori. Si tratta di un passaggio decisivo  dentro il quadri della lotta all'agro mafia che controlla mercati, caporali e falsificazione dei prodotti alimentari.
La decisione odierna risponde alle sollecitazione della Regione Basilicata e del tavolo di coordinamento anticaporalato.
In questo ambito va rilanciato e attuato pienamente l'uso del bollino etico lucano sui prodotti agroalimentari .
L'aumento delle assunzioni regolari dei lavoratori agricoli in Basilicata negli ultimi tre anni, non ancora accompagnata dalla completa denuncia delle giornate lavorative prestate  e dei contratti, specialmente per i migranti, dimostra che si possono cogliere risultati prima non immaginabili.
Di pari passo il Governo – conclude Simonetti – dovrebbe con urgenza attuare gli altri punti dei protoccolli sottoscritti con le Prefetture di Potenza Matera a partire dalla realizzazione dei nuovi centri di accoglienza stagionali di Palazzo e Scanzano."

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