Attualizzare il sistema di welfare lucano in tempi rapidi e certi. E’ quanto chiedono alla Regione Basilicata – si legge in un comunicato – le cooperative aderenti ad Agci Sociale, Federsolidarietà/Confcooperative, Legacoop Sociali – Alleanza delle cooperative Italiane.
“La Regione, così come dimostrato dal piano socio sanitario ma anche dalle politiche di welfare messe in campo negli ultimi anni sembra trascurare del tutto quella parte della società civile che di fatto ha realizzato le politiche sociali in Basilicata negli ultimi venti anni, sopperendo anche a tante carenze delle pubblica amministrazione. Questi ultimi anni sembra siano stati caratterizzati da una visione del welfare di tipo assistenziale e da una sorta di ingegneria sanitaria: grande elaborazione normativa ma di fatto si è ancora più fermi di prima nelle pratiche.
Accade inoltre che il ritardo dei pagamenti da parte degli enti pubblici pone in crisi il sistema di welfare lucano. Le cooperative subiscono un ritardo a causa della mancata corresponsione delle risorse economiche dei fondi sociali di zona agli ambiti e quindi ai comuni. Comunque il costo del personale lo devono sostenere tutti i mesi e rappresenta questa, la voce preponderante nei servizi”.
“Riteniamo – aggiungono – che il lavoro vada condotto con discussione inclusiva e con coinvolgimento, dei sindacati, Anci e aziende sanitarie. Quattro sono i punti necessari dai quali partire per eliminare tutte le criticità evidenziate dagli stessi sindacati a tutela dei lavoratori, e delle stesse cooperative sociali: Esclusione del pagamento dei servizi sociali dal Patto di Stabilità; vincolo di utilizzo per i Comuni delle risorse economiche per servizi di Welfare; riorganizzazione della Governance dei Presidi sociali di zona; Attualizzazione dei costi dei servizi e pianificazione annuale”.
BAS 05