Per il consigliere regionale del Pd “si argomenta senza molta cognizione di causa su questioni che coinvolgono i destini di centinaia di nostri concittadini e sulle quali bisognerebbe studiare attentamente prima di rilasciare dichiarazioni”
“Le note che si sono succedute in queste ore degli ‘amici’ Fiore dell’Udc e Caputo dell’Mpa e del ‘compagno’ Cotugno del Pd, che sono certo parla a nome personale e non nella sua funzione di capogruppo, sulla questione che ho segnalato, circa la mancata assegnazione del suolo alla cooperativa Alba I, con il conseguente rischio di perdita del finanziamento regionale di circa 600 mila euro, danno la misura di come, in maniera, questa sì, veramente ‘inopportuna’, si argomenta senza molta cognizione di causa su questioni che coinvolgono i destini di centinaia di nostri concittadini e sulle quali bisognerebbe avere il buon senso di studiare attentamente prima di rilasciare dichiarazioni che definirei perlomeno ‘sorprendenti’”. Lo sostiene il consigliere regionale del Pd, Luca Braia, che aggiunge: “agli ‘amici’ consiglieri comunali Fiore e Caputo, dico di stare tranquilli poichè mai nessuno potrà denunciarli per aver ‘assunto azioni clientelari’ se quelle azioni portano dei cittadini ad esercitare un proprio diritto consentito peraltro dalla legge italiana, al contrario, dalla stessa legge, si potrebbe essere chiamati a rispondere di omissioni di atti che quei diritti riconoscono”.
“L’assegnazione immediata dell’area alla Cooperativa in questione – prosegue Braia – che permetterebbe alla stessa di non perdere il finanziamento di cui sono inutilmente titolari da oltre 2 anni, nulla centra né con gli strumenti di pianificazione in atto, né preclude a nessuna delle altre cooperative della città, di partecipare al bando di prossima emanazione e per la definizione del quale è in corso l’iter nella commissione comunale competente, utile a definirne criteri di partecipazione e di assegnazione dei suoli, in quanto trattasi di situazioni diverse tra loro che sottendono a tempistiche e condizioni assolutamente indipendenti ed autonome”.
“E’ solo perchè tale diritto, che per diverse ragioni è stato sino ad oggi negato dalle amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi 2 anni, che sostengo – sottolinea il consigliere regionale del Pd – di adottare, nelle sedi opportune, procedure differenti, tutte oltre modo trasparenti, se non si vuole continuare a danneggiare la Cooperativa Alba I che ha già ricevuto più proroghe, una prima a partire dal 26 maggio 2009 ad opera di un commissario ad Acta nominato appositamente ed una seconda concessa dalla Regione Basilicata il 17 dicembre 2009 con scadenza 11 gennaio 2011. Al ‘compagno’ consigliere comunale Cotugno vorrei ricordare che la vicenda investe la mia funzione di Consigliere regionale tra l’altro eletto nella provincia di Matera, in quanto trattasi di fondi regionali assegnati ad una Cooperativa composta da cittadini della mia provincia che da quasi 3 anni sono ‘bloccati’ a causa di una ingiustificata azione ostativa prima effettuata dall’amministrazione di centro destra ed ora da una di centro sinistra che dovrebbe avere gli stessi obbiettivi del Governo regionale ossia quelli di aiutare i cittadini a costruirsi una casa a costi contenuti e nello stesso momento di rimettere celermente in moto una economia stagnante in un settore strategico per la nostra città”.
Per altro – conclude Braia – ritengo che nell’espletamento delle mie prerogative, senza invadere campi che non sono esclusiva competenza di nessuno, rispettando le autonomie di Sindaco, Giunta e Consiglio, stia operando legittimamente perché un finanziamento specifico destinato al nostro territorio non debba poi essere destinato ad altre aree, cosa sempre più probabile se, invece, che coordinare le azioni amministrative a quelle tecniche e politiche ed agevolare il funzionamento, come più volte fatto dal sottoscritto, della pubbliche amministrazioni che abbiamo la responsabilità di amministrare, si continua a produrre ostacoli che troppe volte hanno il sapore della strumentalizzazione che i cittadini sempre meno comprendono e soprattutto apprezzano”.