“L’incontro non è solo un contributo alla conoscenza del patrimonio orchidologico, ma anche punto di partenza per dimostrare che le orchidee possono essere un importante strumento didattico nel campo dell’educazione naturalistica”
“Il mondo fragile e delicato delle orchidee rammenta come la natura richieda di essere tutelata da trasformazioni e mutamenti che ne abbassano il valore e sminuiscono la bellezza. Ecco, quindi, la necessità di preservare questi speciali organismi vegetali e gli ecosistemi in cui abitano, partendo dalla loro conoscenza diretta”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente, Vilma Mazzocco, intervenuta in occasione del convegno Giros (Gruppo Italiano per la ricerca sulle orchidee spontanee) a Moliterno, area di concentrazione di pregiate specie di orchidee spontanee.
“L’incontro di oggi – continua l’esponente della Giunta regionale – vuole essere non solo un contributo alla conoscenza del patrimonio orchidologico, ma anche punto di partenza per future indagini e occasione per dimostrare che le orchidee, grazie alla loro affascinante struttura fiorale, alla particolare ecologia e soprattutto alla singolare interrelazione con i funghi da un lato e gli insetti dall’altro, possono essere un importante e completo strumento didattico nel campo dell’educazione naturalistica. Importanti, in tal senso, le attività di sensibilizzazione e di animazione territoriale organizzate dal Centro di educazione ambientale ‘Oasi Bosco Faggeto’ che riveste anche il ruolo importante di sezione lucana di Giros. La difesa della biodiversità e la gestione sostenibile del territorio – spiega Mazzocco – richiede la diffusione di competenze e conoscenze. Bene sta facendo il Ceas di Moliterno ad intensificare la divulgazione e la ricerca in loco, proponendosi come punto di riferimento per tutti gli studiosi di orchidee spontanee, italiani e stranieri, che vengono in Basilicata. E’ importante creare momenti di confronto e di dibattito perché non si può pensare di proteggere ciò che non si conosce”.
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