“E’ uno dei momenti più importanti per il ruolo di Coordinatore Infermieristico e sarà l’incontro di lunedì 4 dicembre a Matera, presso il Collegio IPASVI, a chiarire una volta per tutte le diverse posizioni in vista del rinnovo del contratto di lavoro. Sarà uno dei momenti più importanti in Regione per il ruolo del Coordinatore Infermieristico”. E’ quanto afferma in una nota Pasqualina Sarli Presidente regionale del CNC-Coordinamento nazionale caposala-coordinatori.
“Se a livello nazionale – spiega Sarli – il Comitato di Settore, ARAN, Sindacati e Coordinamento Nazionale Caposala sembrano, in linea di massima, trovare la quadra, in sede locale ci sono ancora forti preoccupazioni fra i coordinatori. Preoccupazioni che riguardano la concreta possibilità della revoca di incarico. Questo, in buona sintesi, significherebbe azzerare professionalità ed esperienza acquisita in molti anni di attività da Caposala/Coordinatore, con un discutibile nuovo concorso/selezione, anche se non si capisce bene ‘come e in che modo’, che di fatto sopprimerebbe l’esperienza maturata. Sarebbe un fatto di assoluta gravità perché non servirebbe a ‘rottamare’, come qualcuno lascia intendere, ma creerebbe enormi problemi di organizzazione in un settore come quello della sanità che ha bisogno di serenità e soprattutto di organizzazione. Non si tratta di conservare privilegi, ma al contrario si garantirebbe e rafforzerebbe la qualità di un servizio che è fondamentale per il cittadino.
D’altronde – prosegue la Presidente Pasquina Sarli – è noto a tutti, che i Coordinatori (ex caposala) sono delle figure apicali della professione infermieristica. Svolgono funzioni sempre più complesse alla luce di una realtà attraversata da continue trasformazioni che hanno modellato ruoli e competenze. Ai Coordinatori vengono richieste sempre maggiori responsabilità che comportano competenze di natura manageriale e organizzativa. Nella pratica sostengono nuovi modelli dell’assistenza con la loro professionalità operando in molteplici sedi. In questo contesto è prioritario il riconoscimento di alta professionalità di queste figure, anche se, ad oggi, il Coordinatore è collocato nella categoria D, dove sono inseriti i propri coordinati. La declaratoria dei rispettivi profili non corrisponde in nessun modo alla funzioni svolte dal Coordinatore stesso che coordina Unità Operative Complesse, proprie della auspicata categoria E.
Alla luce di tutto questo è inevitabile che i coordinatori chiedano l’abrogazione della revoca dell’incarico di coordinamento che non esiste neppure per la dirigenza, se non in quella complessa. Lo stesso Sottosegretario Vito De Filippo, allora Sottosegretario alla Salute, in un incontro abbastanza recente, ebbe a sottolineare che– conclude Pasqualina Sarli nella nota – in vista del nuovo assetto della sanità che si sta costruendo nelle Regioni e negli Ospedali, ai Coordinatori Infermieristici, protagonisti centrali e strategici di queste innovazioni, compete il ruolo di registi e gestori di questo processo innovativo”.