E’ di prossima pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il decreto legislativo predisposto dal Governo per la revisione degli strumenti contabili, economico-finanziari, di controllo e di gestione degli Atenei, così come previsto dalla legge 240 del 2010, meglio nota come riforma Gelmini.
Al decreto legislativo seguiranno 3 decreti attuativi che conterranno le linee guida e le nuove regole per la contabilità economico-patrimoniale a cui gli Atenei dovranno adeguarsi entro il 2014.
Per meglio illustrare il significato e il ruolo di questo cambiamento organizzativo, l’Università degli Studi della Basilicata ha organizzato, in collaborazione con il MIP del Politecnico di Milano e la Scuola di Management per le Università e gli enti di Ricerca, un seminario rivolto al personale tecnico amministrativo dell’Ateneo che si troverà a gestire la metamorfosi che caratterizzerà la gestione finanziaria del sistema.
Il primo appuntamento di questa tre giorni dedicata al tema “La contabilità economico-patrimoniale: indicazioni e prospettive”, si è svolto giovedì 23 febbraio presso l’Aula Magna del polo universitario di via Nazario Sauro e ha visto la partecipazione di Giuseppe Catalano, ordinario di Economia pubblica presso “La Sapienza” Università di Roma e autore di numerose pubblicazioni sugli aspetti metodologici e principi della contabilità economico-patrimoniale nelle università. In apertura dei lavori, il pro rettore dell’Ateneo lucano, prof. Giancarlo Di Renzo, ha evidenziato quanto sarà profonda la trasformazione che attende l’Università e l’impegno che richiederà al personale tecnico-amministrativo dell’Unibas la messa in campo delle nuove procedure.
“L’Università dei prossimi 20 anni – spiega Catalano – punterà sul rapporto di scambio con il mercato rispetto al quale saremo bravi solo se riusciremo ad attrarre maggiori risorse grazie ad un’offerta di servizi sempre più mirata e di qualità. Tra i problemi strutturali della governance degli Atenei c’è l’incertezza delle risorse e la difficoltà delle singole organizzazioni nell’abituarsi a gestirla. Ciò comporta lo stare attenti ad individuare strategie innovative e a valutare il costo e la sensatezza degli investimenti in termini strutturali, considerando i benefici che ne verranno”.
Le prossime due giornate di studio si terranno mercoledì 29 febbraio e giovedì 1 marzo e vedranno la partecipazione di Tommaso Agasisti del Politecnico di Milano.
bas 03