Consulta Garanzia Statutaria, Consiglio approva proposta di legge

Si tratta di un organo indipendente di alta consulenza giuridica della Regione Basilicata. Cicala: “Approvare oggi l'istituzione della Consulta di Garanzia Statutaria rappresenta un ulteriore passo avanti nel rendere il nostro Statuto ancora più efficace”

Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato, oggi, all’unanimità, la proposta di legge, di iniziativa dei consiglieri Cicala, Polese, Cifarelli, Leggieri, Aliandro, Baldassarre, Cariello, Quarto, Sileo e la già consigliera Carlucci, che istituisce la Consulta di Garanzia Statutaria della Regione Basilicata.

Obiettivo della Consulta è di garantire alla cittadinanza che gli eletti e il “decisore” politico agiscano nel rispetto dei principi democratici e di legalità. È un organo indipendente di alta consulenza giuridica della Regione Basilicata e svolge funzioni a garanzia dei principi espressi nello Statuto e dei rapporti tra gli organi da questo previsti. La Consulta, in particolare, esprime pareri sulla coerenza statutaria delle proposte e dei disegni di legge, sulle proposte di schemi di regolamento trasmesse dalla Giunta al Consiglio regionale per il parere obbligatorio della Commissione consiliare nonché sulla interpretazione delle norme dello Statuto nei casi di conflitti di attribuzione tra gli organi della Regione e tra la Regione e gli enti locali. La Consulta esprime anche pareri, su loro richiesta, alla Giunta per il regolamento e alla Giunta per le elezioni e delibera sull’ammissibilità dei referendum regionali e delle iniziative legislative popolari oltre a sovraintendere alle elezioni regionali e alle votazioni referendarie ai sensi dell’articolo 22, comma 4, dello Statuto regionale. I pareri possono essere richiesti dal Presidente della Giunta regionale, da un terzo dei Consiglieri regionali in carica oppure dal Consiglio delle autonomie locali nelle materie di sua competenza. La Consulta è composta da tre componenti, il cui incarico dura per la durata della legislatura, che devono essere esperti in materie giuridiche (professori universitari in materie giuridiche, magistrati anche in quiescenza, avvocati iscritti all’albo professionale da almeno venti anni, ex dirigenti dell’amministrazione regionale o di altre pubbliche amministrazioni con almeno 15 anni di esercizio effettivo della funzione dirigenziale e in possesso di diploma di laurea in giurisprudenza). Questi sono eletti dal Consiglio regionale, con votazione a scrutinio segreto e a maggioranza dei due terzi dei Consiglieri.

Prima del voto è intervenuto il presidente dell’Assemblea regionale Carmine Cicala il quale ha parlato di “un'iniziativa utile a colmare una lacuna normativa significativa”. “L'istituzione della Consulta, già presente in altre regioni – ha precisato Cicala -, rappresenta un passo importante per garantire che l'azione legislativa si svolga sempre nel rispetto dei principi democratici e in conformità allo Statuto regionale. L'introduzione di un Organismo di Garanzia all'interno degli statuti regionali, noti come statuti di seconda generazione, è una conseguenza delle modifiche apportate all'articolo 123 della Costituzione italiana dalla legge costituzionale n. 1/1999. La maggior parte dei nuovi Statuti regionali prevede organi di garanzia statutaria, con funzioni e compiti che, con le dovute proporzioni, possono essere assimilati a quelli della Corte costituzionale. La Consulta rappresenta un organo indipendente di consulenza giuridica di alto livello per la regione Basilicata, con funzioni di garanzia dei principi espressi nello statuto e dei rapporti tra gli organismi regionali”. “Approvare oggi l'istituzione della Consulta di Garanzia Statutaria – ha concluso Cicala – rappresenta un ulteriore passo avanti nel rendere il nostro Statuto ancora più efficace, completandone l'attuazione e garantendone il rispetto dei principi fondamentali che ne sono alla base. Con l'istituzione della Consulta la regione Basilicata dimostra il suo impegno per la trasparenza e la tutela dei principi democratici, un ulteriore passo verso un'amministrazione pubblica più responsabile e vicina ai cittadini”.

Sono intervenuti nel dibattito il presidente della prima Commissione consiliare, Gianuario Aliandro, e il consigliere Giorgetti (Gm)

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