Il consigliere regionale di Lb-Fdi: “Consorzio industriale Potenza, 8 milioni di euro di perdite nel 2015. L’Amministratore unico batte ogni record”
“Oggi, un’altra tegola si abbatte sul Consorzio industriale di Potenza e, quindi, sulle tasche dei Lucani: il Collegio dei Revisori dei Conti, con il verbale n.19 del 28 giugno 2016, esprime parere negativo all’approvazione del Bilancio Consuntivo 2015. Nonostante ciò, l’amministratore unico, Antonio Bochicchio, assumendosene ovviamente tutte le responsabilità, con la deliberazione n. 56 sempre del 28 giugno, prende atto della relazione del Collegio sindacale, ma approva lo stesso il consuntivo 2015”. Questo quanto riferito dal capogruppo consiliare di Laboratorio Basilicata – Fratelli d’Italia, Gianni Rosa, che commenta: “Per la serie: gli ordini di scuderia sono più forti del buonsenso, al punto da portare all’approvazione un bilancio che è stato bocciato dai revisori contabili”.<br /><br />“Il Consorzio industriale di Potenza – continua Rosa – si conferma sempre di più come la gola profonda della Regione Basilicata. Non c’è piano e strategia, le perdite e i debiti aumentano. Infatti, le perdite di esercizio passano da € 5.027.046,17 del bilancio 2014 a € 8.804.553,27 nel 2015. Questi sono i risultati dei ‘Top Manager’ nominati da Pittella e dal suo Governo. Una delle riforme tanto esaltate da Pittella fallisce miseramente, inoltre questi risultati evidenziano il fallimento dell’operato dell’Amministratore unico. Noi – prosegue Rosa – lo avevamo detto dall’inizio che per gestire uno degli Enti più indebitati della Regione Basilicata sarebbe servito un tecnico all’altezza. L’Amministrazione dell’Asi non doveva essere spartita con le solite logiche politiche del contentino post elettorale”.<br /><br />“Tutti, imprese consorziate e cittadini comuni, si chiedono che senso ha avuto la nomina dell’Amministratore unico se i risultati economici dimostrano un peggioramento rispetto alla gestione commissariale. Senza parlare – conclude Rosa – dei servizi alle imprese che continuano ad essere inesistenti. Siamo all’assurdo”.<br />