Consiglio regionale, l’Assemblea commemora Sarra

Le doti umane e politiche del vicepresidente del Consiglio regionale recentemente scomparso nel ricordo di Santochirico, Falotico, Braia e Pagliuca

&ldquo;Un protagonista della vita politica e istituzionale della Basilicata, ma soprattutto una persona che credeva nella politica come impegno per il bene comune, che concepiva la politica e le istituzioni come popolari, radicate, partecipate&rdquo;. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Santochirico, nell&rsquo;omaggio reso questa mattina al compianto Romeo Sarra, deceduto improvvisamente il 16 febbraio scorso a Matera.<br /><br />Romeo Sarra, vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, aveva 61 anni, era stato eletto per la prima volta in Consiglio regionale nel 2010, risultando il primo eletto del Pdl nel Materano. In precedenza era stato consigliere comunale di An e presidente del Consiglio comunale di Matera.<br /><br />&ldquo;Romeo &ndash; ha sottolineato il presidente Santochirico rivolgendosi alla famiglia presente in Aula – ha vissuto ascoltando le persone, condividendone le preoccupazioni, sapendo dare e ricevere affetto e rispetto. Non riusciva a fare politica senza pensare che quello fosse un modo di amare la sua citt&agrave; e la sua regione. Avvertiva il disagio dei cittadini ed esprimeva questi sentimenti in modo diretto, non mediato o attenuato dalle convenzioni oratorie. Questa capacit&agrave; di mettersi in sintonia con i sentimenti dei cittadini era il frutto di qualit&agrave; civili certamente, ma anche e soprattutto di qualit&agrave; umane. Non era aduso alle insidie della lotta politica, non era esperto di tattiche e strategie, non si piegava a convenienze di appartenenza, anche se rivendicava il suo radicato convincimento ideale e politico. Rester&agrave; &ndash; ha concluso il presidente del Consiglio regionale – per tutti quelli che lo hanno conosciuto il ricordo molto bello della sua umanit&agrave; e dovremo far vivere il suo esempio come un grande patrimonio da rinnovare, che le istituzioni devono contribuire a non disperdere. Questa &egrave; l&#39;eredit&agrave; alta, profonda e autentica, che lascia a tutti noi&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; intervenuto, poi, il consigliere dell&rsquo;Udc, Roberto Falotico, il quale nel riferirsi alla festa odierna, quella del pap&agrave;, ha rimarcato che&rdquo; Romeo Sarra era un pap&agrave; prima di essere un uomo impegnatopoliticamente e socialmente. Un amico sincero ed affidabile con tutti, una bella persona&rdquo;. Lo ha poi paragonato alle onde del mare, &ldquo;un&rsquo;onda dolce che ti veniva incontro, mai una parola fuori luogo, un gesto di scortesia&rdquo;. &ldquo;Aveva un senso alto delle istituzioni e un amore sconfinato per gli amici &ndash; ha concluso Falotico – . Un esempio di semplicit&agrave;&rdquo;.<br /><br /><img alt="Commemorazione di Romeo Sarra, il discorso di Santochirico" src="/consiglionewcma/files/images/35/38/99/IMAGE_FILE_353899.jpg" style="width: 350px; height: 226px; border-width: 2px; border-style: solid; margin: 2px; float: right;" />Ha preso poi la parola il capogruppo del Pd, Luca Braia, suo concittadino, che ne ha sottolineato &ldquo;la capacit&agrave; nell&rsquo;onorare le istituzioni e nell&rsquo;umanizzare i luoghi del suo impegno sociale e civile, avvicinandosi ai cittadini. Un uomo che ha preferito vivere forti emozioni e grandi responsabilit&agrave;, a fari spenti nel clamore assordante di una scomposta pseudo modernit&agrave; a cui si approcciava con cauta diffidenza e a cui preferiva la storia e la tradizione, il contatto e l&rsquo;umanit&agrave; che coltivava con impareggiabile maestria&rdquo;.<br /><br />Nicola Pagliuca, capogruppo del Pdl, ha anche lui sottolineato le doti umane e politiche del collega Sarra, mettendo in luce prima di tutto le caratteristiche personali, &ldquo;la timidezza nel porsi, il timore iniziale nell&rsquo;affrontare i primi impegni istituzionali, una sfida che viveva tutti i giorni con coraggio e determinazione. Gentile e simpatico, capace di far sorridere, di valorizzare il ruolo dei suoi collaboratori&rdquo;. Pagliuca, poi, ha ricordato &ldquo;il suo senso di impotenza di fronte ai grossi problemi che viveva la gente, il suo senso di altruismo onorato sempre e in ogni circostanza. Un modo semplice ed alto di interpretare la politica, quella politica dei fatti e non delle parole&rdquo;.<br /><br />Il presidente Santochirico nel concludere la commemorazione e rivolgendosi alla famiglia, ha messo in luce l&rsquo;unit&agrave; dei messaggi rivolti in onore di Romeo Sarra: &ldquo;gli stessi accenti, le stesse parole, le stesse convinzioni, un contributo di verit&agrave; sulla persona&rdquo;.<br />&nbsp;&nbsp;

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