La figura del politico e dell'uomo nei ricordi dei presidenti della Regione e dell’Assemblea, De Filippo e Folino, e dei consiglieri Falotico, Mattia, e Viti
“Nei mesi scorsi, affrontando i temi del federalismo, dello scenario che si presenta a 150 anni dall’Unità Nazionale, ho più volte detto che l’Italia avrebbe bisogno di un po’ del carattere lucano fatto di passi determinati e di riforme, senza palingenesi rivoluzionarie, misurato con virtù antieroiche. Egidio Mitidieri era l’incarnazione di quel carattere. Il carattere di chi resta sempre un po’ in disparte, pronto a fare un passo in avanti quando c’è bisogno di lui per poi tornare ad allontanarsi da quel primo piano che un dato momento storico ti affida di animare ed interpretare”.
Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, commemorando oggi in Aula Egidio Mitidieri alla presenza dei figli dell’ex presidente del Consiglio regionale scomparso l’11 dicembre scorso, Angela, Giuseppe e Gianluca, di molti ex consiglieri regionali e di rappresentanti degli enti locali e dell’Acquedotto lucano. “Erano proprio le doti personali di Egidio Mitidieri – ha aggiunto De Filippo – a mostrarci un impegno pubblico a misura d’uomo, a rendere chiaro come quella politica meno distante, più attenta, scevra da accelerate ambizioni e dedita al servizio non sia un carattere generazionale e di rinnovamento, ma un connotato personale che ciascuno di noi può più o meno avere e deve coltivare”.
“Mitidieri ha vissuto con passione l’esperienza politica nella Dc e successivamente nel Ppi, nella Margherita e del Partito Democratico”, ha detto il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino, aggiungendo che “chiunque lo ha conosciuto può testimoniare che anche nei momenti più difficili ha saputo manifestare la sua grande umanità e la sua grande generosità, che erano i tratti essenziali del suo carattere”. Folino ha ricordato “lo stile e la sobrietà mostrati da Mitidieri nel presiedere questa Assemblea” e il suo essere “un interlocutore attento e disponibile, di cui era impossibile non vedere la schiettezza delle posizioni e la passione autentica che caratterizzava il suo agire politico. Durante il suo mandato di Presidente di questa Assemblea cercò tenacemente di avviare quella discussione sulla riforma dello Statuto che nei prossimi mesi, facendo tesoro anche delle elaborazioni maturate in quel periodo, impegnerà nuovamente il Consiglio regionale per riscrivere il patto democratico fra la massima istituzione regionale e i cittadini”.
Il capogruppo del Pd, Vincenzo Viti, ha ricordato “il percorso politico e istituzionale di Mitidieri e insieme l’eco di frequentazioni, sodalizi, battaglie politiche vissute insieme nel segno di lealtà, passioni condivise e di una cultura inclusiva che puntava a dialogare prima che a dividere. E a separare solo quando i margini della mediazione apparivano estenuati o impraticabili. In Mitidieri – ha aggiunto – operava efficacemente la capacità mediatrice di una ‘democristianeria’ orientata a collegare, ad integrare, posizioni politiche conflittuali fino a costruire stabili intese quando non fruttuose collaborazioni”. Un servitore leale delle istituzioni, un operatore generoso e modesto quasi inattuale in questi tempi amari, un costruttore di eventi e di risultati che siamo oggi molto onorati di ricordare”.
“Egidio è stato non solo un uomo di azione – ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Mattia (Pdl) -, un intellettuale rigoroso, fervido di intuizioni geniali sotto molti aspetti, di tesi che conservano oggi tutta la loro attualità. Un valido pedagogo politico, attirato sempre dal soffio di sincerità e di schietto idealismo che non si è mai risparmiato nel portare a compimento importanti riforme e nel dare contributi preziosi all'organizzazione del sistema istituzionale della Regione. La conseguenza più diretta di questo amore profondo che nutriva verso i valori delle istituzioni si riverbera oggi nella luce del cielo a ricordo del suo impegno quotidiano, dell'amore per la famiglia, del rispetto verso il Consiglio regionale di cui è stato Presidente”.
“La sfida della politica moderna deve richiamarsi agli esempi del passato e a figure come quella di Egidio Mitidieri – ha detto il capogruppo di ‘Per la Basilicata”, Roberto Falotico – che, più di altri, ha saputo incarnare un'idea della politica capace di promuovere una profonda trasformazione sociale ed umana e di contribuire a costruire un nuovo umanesimo, una umanità nuova. Letta con gli occhi di oggi, di fronte alla domanda di giustizia e di protagonismo che proviene dalla nostra società, quella idea della politica artefice di una trasformazione sociale e quella prospettiva di una umanità nuova costruita con la forza dell'esempio individuale e della comunità, anticipa le sfide che una politica democratica riformista deve oggi affrontare”.