Conferenza Giunta: Scheda Aree Programma

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Un nuovo modello di governance che snellisca i costi della politica e dia voce ai territori e a quei piccoli comuni che, da soli, avrebbero difficoltà a comunicare con gli organi di governo centrale.
Questo l’obiettivo delle Aree Programma, istituite con la Legge Finanziaria del 2011, e che dal 2012 hanno sostituito le disciolte Comunità Montane.
Le Aree, infatti, hanno suddividono il territorio lucano in sette macrozone: Alto Basento-Alto Bradano, Lagonegrese-Pollino, Marmo Platano Melandro, Val d’Agri, Metapontino Collina Materana, Vulture Alto Bradano, Bradanica Medio Basento.
Con le Aree programma un ruolo di primo piano è assegnato alle Amministrazioni locali, che diventano fulcro della coesione economica-sociale e territoriale e dell’attuazione delle politiche a scala locale in materia di assetto e governo del territorio, tutela e valorizzazione ambientale, sviluppo economico, beni culturali e naturali, servizi alla persona, alla famiglia e alla comunità, servizi scolastici e formativi, trasporti locali.
Al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati, gli enti locali possono stipulare tra loro apposite convenzioni.
Le convenzioni prevedono anche la costituzione di uffici comuni che operano con personale distaccato dagli enti partecipanti, ai quali affidare l'esercizio delle funzioni pubbliche in luogo degli enti partecipanti all'accordo.
La governance delle Aree programma è assicurata dalle Conferenze dei sindaci che
si avvale di un Ufficio Comune, al quale è assegnato il personale delle ex Comunità montane.
La Conferenza dei Sindaci opera mediante un ufficio comune degli Enti aderenti alla Conferenza stessa.
Gli enti comunali firmatari della convenzione delegano all’ufficio comune le funzioni pubbliche di propria pertinenza occorrenti per lo svolgimento dei compiti gestionali relativi alla funzioni conferite e/o delegate all’Area Programma.
Le Aree Programma rappresentano per i Comuni uno strumento utile, economico ed efficace per ottimizzare le risorse a disposizione e adempiere agli obblighi associativi. Il 22 dicembre scorso si è posta la firma dell’ultimo schema di convenzione che ha reso concreto il progetto di creare le sette macroaree.

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