L'assemblea della Confcommercio Imprese per l’ Italia Potenza ha sancito la conclusione della fase di regionalizzazione che, in attesa degli adempimenti che spettano alla consorella materana, rappresenta un ulteriore passo avanti verso la costruzione della Camera di Commercio Basilicata. E‘ questa la conclusione della riunione degli iscritti a Confcommercio della provincia di Potenza che ha ascoltato un’ampia relazione del Presidente Fausto De Mare.
Un intervento che ha ripercorso l’attività svolta negli ultimi due anni che ha segnato una crescita di nuove adesioni di circa 700 titolari di imprese. Ed è proprio la forza di rappresentanza di categorie che non vogliono arrendersi di fronte ai problemi della crisi e alle inadeguatezze delle risposte politico-istituzionali arrivate sinora, rappresentanza che abbiamo saputo autonomamente conquistare sul campo – ha spiegato il presidente – che ci consente di essere gli interpreti diretti nel Consiglio della Camera di Commercio di Potenza delle imprese dei comparti commercio e turismo. Abbiamo dunque impresso un’accelerazione al processo di regionalizzazione della confederazione nello spirito di coerenza con l’iniziativa, che ha già due anni di vita, di realizzare un’unica Camera di Commercio lucana, rafforzando “gelosamente” la nostra autonomia.
Nel ricordare che è un decreto del Governo Renzi a stabilire l’accorpamento delle cosiddette piccole Camere di Commercio, come è già accaduto in numerose regioni, De Mare ha aggiunto che l’iter è rimasto a metà strada in mancanza del decreto attuativo contenente le norme che invece si sono limitate ai tagli di entrate per gli enti camerali. Per il mondo produttivo ed economico lucano avere un’unica “casa” delle imprese è invece un obiettivo prioritario.
Tra gli altri temi affrontati dall’assemblea la cooperazione a sostegno dei programmi di Matera 2019 perché l’intero sistema imprenditoriale regionale possa contribuire al successo e possa crescere; la nuova programmazione comunitaria con il PO Basilicata 2014-2020 che deve segnare una svolta rispetto alle precedenti politiche per le pmi; il credito e le azioni di sostegno all’autoimprenditoria specie giovanile e femminile; il rilancio dei centri storici quali centri naturali di commercio e servizi; le vicende della Val d’Agri legate al petrolio e all’uso delle royalties. In proposito De Mare ha sostenuto che destano allarme le dichiarazioni del Presidente Pittella secondo cui se non arriveranno a breve le royalties sarà costretto a portare i libri contabili della Regione in Tribunale ma contestualmente non si può ulteriormente tollerare che le royalties siano usate esclusivamente per la spesa corrente e non per investimenti, sviluppo e crescita specie in Val d’Agri dove c’è sempre più bisogno di “rimarginare” la “ferita ambiente-salute”.
bas04