Confcommercio: in Basilicata 571 punti vendita in franchising

“Anche in Basilicata il fenomeno franchising è in crescita con 571 punti vendita principalmente per servizi, abbigliamento, cura della persona". A sostenerlo è Confcommercio imprese Italia Potenza facendo riferimento al Rapporto Assofranchising, secondo cui "il numero degli occupati cresce del 2%, il giro d'affari del 2,6%, rendendo il 2017 il miglior anno di sempre per il franchising italiano. L'Associazione italiana del franchising  parla insomma di boom del settore che, a differenza del commercio tradizionale, ha ampiamente superato i livelli pre-crisi come occupati (il 9,4% in più rispetto al 2008) e giro d'affari (+14,6% dal 2008). Aprire un'attività come affiliati di un'insegna è una strada scelta soprattutto dai giovani, che vi vedono un modo per ridurre i rischi di impresa e limitare gli investimenti: quasi il 90% dei franchisee ha un'età tra i 25 e i 45 anni e uno su quattro ha meno di 35 anni. Sono donne il 36% delle imprenditrici. Risultano in espansione le insegne della ristorazione e della distribuzione organizzata (soprattutto discount e mondo bio), soffrono invece le agenzie di viaggio, l'abbigliamento e i servizi per l'infanzia e i parrucchieri.

Anche questo specifico settore che vede un forte interesse da parte delle imprenditrici – commenta Incoronata Lucia, Terziario Donna-Confcommercio Potenza – rispecchia la situazione generale evidenziata in occasione della recente Assemblea nazionale. Le misure sinora adottate risultano insufficienti per ossigenare l'economia perché talmente inadeguate da restare nel recinto delle statistiche e perché incapaci di dare calore e fiducia alle attese di famiglie e imprese. Bisogna al contrario trasformare l'attuale ripresa in una crescita concreta e duratura, tra il 2 e il 2,5% annuo, per ricucire le crescenti distanze tra il Mezzogiorno e il resto del Paese, ridurre l'area della povertà assoluta, recuperare a una degna occupazione tanti italiani che l'hanno persa o che non l'hanno mai trovata. Per raggiungere l'obiettivo, occorre dare continuità ad un coraggioso cammino delle riforme. E sono compiti che come donne di Confcommercio vogliamo portare avanti.

Incoronata inoltre annuncia una nuova iniziativa relativa alla formazione dei giovani contro la contraffazione: "Dai nostri sondaggi emerge che un consumatore su tre pensa di acquistare in modo consapevole, e che per oltre il 70% dei consumatori l'acquisto di prodotti contraffatti  è considerato un buon affare. Ma un buon affare per chi? E' questa la domanda che vogliamo portare i giovani a porsi. E la firma del protocollo con Mise e organizzazioni di categoria è per Confcommercio la dimostrazione che il nostro l'impegno per l'affermazione di un'economia legale risponde a un bisogno dell'intera collettività. Il nostro progetto di educazione all'acquisto legale, fermiamo la contraffazione, che in tre anni ha già coinvolto 15 città e migliaia di studenti, così come le iniziative delle altre organizzazioni e istituzioni, che ora, metteremo a fattor comune, sono finalizzate proprio a creare più consapevolezza fra le giovani generazioni”.

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