Con due azioni congiunte, Confagricoltura Basilicata trasferisce i problemi causati dalla fauna selvatica e il danno alla qualità dei nostri prodotti zootecnici con l’utilizzo del latte in polvere, sui tavoli nazionali di Confagricoltura.
"Nella riunione nazionale dei Direttori di Confagricoltura – afferma Confagricoltura – una dettagliata relazione sui danni causati dalla fauna selvatica che preoccupa non poco gli agricoltori lucani, è stata condivisa dai Direttori regionali e sarà sottoposta all’attenzione del Ministero perché si possa affrontare con maggiore determinazione l’oramai annoso problema. A ciò si aggiunge la mancata adozione dei Regolamenti di Gestione per le aree inserite nella ReteNatura2000 che impedisce di riceve ed accedere ai fondi europei. Per tali motivi, il Direttore di Confagricoltura Basilicata Roberto Viscido, ha chiesto, d’intesa con il Presidente Rago e il Vice Presidente Ponzio, l’intervento in sede ministeriale di Confagricoltura per affrontare il problema.
Il tema latte, che preoccupa oltremodo la zootecnia non solo lucana, sarà oggetto di confronto, per volontà del Presidente di Confagricoltura Basilicata Lorenzo Rago nel Comitato Direttivo nazionale di Confagricoltura la settimana prossima e nella Federazione Nazionale di Prodotto. L’Unione Europea, con lettera di costituzione in mora – infrazione 2014/4170 inviata dal segretario generale delle Commissione Europea al Ministro degli Affari Esteri italiano, con la quale si contesta la legge 11 aprile 1974 n° 138 che vieta la detenzione, la vendita o l’utilizzo di latte in polvere o latte ricostituito per la preparazione del latte fresco e dei prodotti lattiero caseari chiede all’Italia di abbassare il proprio standard qualitativo e di sicurezza igienico-sanitaria per consentire ad altri paesi una più facile penetrazione commerciale e lo smaltimento delle loro eccedenze produttive, di bassa qualità, sul nostro mercato. Questa strategia, non determina solo effetti socio economici disastrosi per la filiera lattiero casearia italiana, ma mette anche in discussione il primato che la nostra Basilicata e il nostro Paese vanta in tutto il mondo di produrre i cibi più buoni, più genuini, più sani.
La difesa del nostro patrimonio alimentare e la tutela della salute dei consumatori meritano tutto il nostro impegno".
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