“Con il decreto legge che cancella l’IMU 2013 per la “prima casa”, i terreni agricoli ed i fabbricati rurali vi saranno, di certo, significative ricadute sul mondo agricolo”. E’ quanto dichiarano i vertici di Confagricoltura i quali in una nota spiegano “Nel 2012 il gettito dell'Imu agricola ha sfiorato, 700 milioni di euro, con un aumento di 130 milioni di euro solo per i terreni, risorse che le imprese agricole potranno, quindi, utilizzare per investimenti ma anche sul lavoro, creando occupazione che è la vera emergenza del Paese e della Basilicata. Un ringraziamento particolare va rivolto al senatore lucano Tito di Maggio per l’impegno dedicato in questa complessa vicenda, peraltro, presentatore un disegno di legge volto esentare il settore agricolo dal pagamento dell’IMU, che con l'Ici che era risultata fonte di forte sperequazione per la tassazione dei terreni agricoli, ed in più aveva rappresentato motivo per contrarre gli investimenti da parte delle aziende, soprattutto, di media e piccola dimensione. Prelievo che ha rappresentato un freno allo sviluppo delle aziende condotte da giovani imprenditori nella cui direzione occorre guardare con fiducia. Ci auguriamo che le ulteriori necessarie azioni per il mondo agricolo vengano dalla nostra Regione con il prossimo Programma di sviluppo rurale 20014-2020; ma servirebbero altre importanti modifiche fiscali e contributive e che ci portino ad una riduzione del costo del lavoro".
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