Cgil, Cisl e Uil chiedono un confronto istituzionale sul futuro delle Comunità Montane e dei lavoratori anche alla luce delle modifiche introdotte dalla legge di assestamento di bilancio lo scorso agosto.
“Le modifiche apportate dalla L. R. n. 16/ 2012, volte al superamento delle fallimentari aree di programma – sostengono i sindacati – indicano quale alternativa da definirsi entro il prossimo 30 novembre la costituzione delle unioni di comuni. Come Organizzazioni Sindacali avevamo chiesto e chiediamo di confrontarci sui "bacini ottimali" a garanzia dei servizi sul territorio che i comuni dovranno garantire, non solo in virtù di quelle che saranno nuove funzioni e deleghe, ma anche del nuovo ruolo che è necessario dare ai comuni in un contesto di forzato abbandono dello stato dal territorio per effetto delle soppressioni volute dalla spending review. Oltre alle questioni connesse agli assetti istituzionali – continua la nota – e' necessario affrontare la questione del personale delle ex Comunità Montane nonché quella dei lavoratori precari, il cui futuro e' ancora più incerto, anche in merito agli effetti che la spending review avrà sulle dotazioni organiche dei comuni e sui rischi connessi agli esuberi. A questo punto come Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl ci chiediamo se la Regione Basilicata ha davvero maturato un'idea su quali dovranno essere gli assetti di governance per questa regione, continuando ad essere convinti che il progetto mai realizzato delle Comunità Locali può ancora essere una soluzione da cui far partire un processo democratico di associazionismo e/o di Unioni di Comuni”.
bas 08