Comune PZ:Molinari su consiglio aperto su Ospedale San Carlo

“In vista dell’approvazione del Piano sanitario regionale i gruppi di opposizione al Comune di Potenza, preoccupati per il futuro dell’Azienda ospedaliera del “San Carlo”, hanno fatto richiesta formale al Presidente del Consiglio comunale del capoluogo di regione per discutere diverse questioni relative al nosocomio cittadino. I consiglieri Giuseppe Molinari, Salvatore Lacerra, Angelo Laieta, Fernando Picerno e Rocco Coviello sono i primi firmatari della richiesta di convocazione del Consiglio comunale ad hoc per affrontare una discussione che evidenzi le problematiche più urgenti”.
Lo annuncia il consigliere comunale di Potenza Giuseppe Molinari. “Così come prevede l’art. 33 del Regolamento del Consiglio comunale, abbiamo consegnato la richiesta al presidente dell’assise cittadina specificando la necessità di far partecipare al Consiglio le amministrazioni regionali e provinciali, e non solo l’assessore regionale alla sanità ed il presidente della Regione Basilicata ma anche i consiglieri regionali e provinciali, i rappresentanti delle organizzazioni professionali del mondo sanitario, dei sindacati e delle organizzazioni a tutela dell’utenza. Durante il Consiglio comunale è necessaria – evidenzia Molinari – la presenza anche dei parlamentari della città di Potenza”
“In previsione dei tagli annunciati all’Ospedale San Carlo riteniamo – continua Molinari – quanto mai indispensabile capire quali potrebbero essere le ripercussioni sui servizi erogati ai cittadini e quali soluzioni potrebbero essere proposte per evitare che un centro così importante, punto di riferimento per l’intero territorio regionale, si trovi a dover fare i conti con i continui tagli fatti dalla Regione Basilicata”.
Secondo Molinari è necessario capire “il perché della continua duplicazione di funzioni e reparti anche in altri plessi ospedalieri. Ancora, è importante affrontare la questione relativa alla stagnazione in cui di fatto versano le intese e gli accordi con centri di ricerca e centri universitari ma anche discutere della sottrazione nei confronti del San Carlo di professionalità d’eccellenza e tecnologie d’avanguardia, nonché dell’evidente mancanza di una ‘politica sanitaria’ capace di ascoltare il territorio e comprenderne le esigenze”.

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