"E’ assolutamente inaccettabile, nella fase del dissesto e mentre si aumentano le tariffe per le mense scolastiche, per lo sport, per l’accesso agli impianti sportivi, con gravi problemi occupazionali come ad esempio quello inerente la vertenza della Ronda, celebrare un Consiglio Comunale avente ad oggetto delibere di variazione di bilancio in relazione ad una somma intorno al milione e quattrocentomila euro erogata dalla Regione in vigenza dell’esercizio provvisorio anche con poste dedicate ad attività ludico e culturali, senza che il Consiglio Comunale ne fosse preventivamente informato per fare una valutazione sulle priorità che interessano la città, con particolare attenzione alle famiglie e alle fasce sociali più deboli." Così i consiglieri comunali del PD Carretta, Sileo, Nardiello e Lovallo per i quali "è impensabile che variazioni di bilancio di questa portata, alla luce della dichiarazione di dissesto, vengano deliberate in una fase di sola ordinaria amministrazione, senza che tempestivamente le Commissioni consiliari ed il Consiglio comunale possano discuterne ed esserne informati. E’ arrivato il momento che la Regione Basilicata apra un dibattito vero sul ruolo strategico del Capoluogo di Regione, quale città erogatrice di servizi ad una comunità più ampia di quella che amministra, legiferando una posta strutturale economico finanziaria intorno ai 15 milioni di euro che possa ristorarci dei servizi che offriamo ed è arrivato il momento che la Giunta Comunale del dissesto, chiamata a gestire solo la ordinaria amministrazione, coinvolga la massima Assise comunale in merito a tutte le erogazioni finanziarie ed economiche che coinvolgono la comunità potentina . E’ altrettanto inaccettabile che il Consiglio Comunale debba ripiegarsi a discutere, con a disposizione poche ore, perché di questo si tratta, di provvedimenti strategici come quello economico finanziario o come quelli che investono il riassetto del sistema dei trasporti o la pianificazione territoriale di un servizio essenziale come quello delle farmacie, o ancora quello inerente il riassetto del ciclo combinato dei rifiuti, senza che siano informati e coinvolti i corpi sociali intermedi, a partire dalle forze sindacali, ai comitati di quartiere, alle associazioni culturali e a quelle spontanee di quei cittadini che vogliono partecipare con confronti e proposte all’azione amministrativa. Una necessità ancor più evidente, visto che questa amministrazione si è caratterizzata come quella del dissesto che, più volte abbiamo ribadito, poteva evitarsi mettendo in campo tempestivamente un piano di riequilibrio pluriennale. L’ordinaria amministrazione – concludono- non può giustificare un autoritarismo amministrativo che esautora la Città e il Consiglio Comunale da una doverosa azione di controllo e di proposta. E’ evidente che questo modo di fare rende superflua la partecipazione all’attività amministrativa e ai relativi Consigli Comunali. Pertanto è inutile da un lato fare appelli alla condivisione delle scelte e dall’altro decidere in perfetta solitudine senza mettere in campo una vera visione di crescita sociale e amministrativa per Potenza.
Gli unici interessi che dobbiamo tutelare sono quelli del bene comune e della Città,sicuramente non quelli particolari."
BAS 05