Comune Pz: Viabilità rurale, Lovallo torna a chiedere interventi

Torna a sollecitare interventi sui 400 chilometri di viabilità rurale della città di Potenza il consigliere del Pd Nicola Lovallo. “La stagione invernale ha acuito una situazione che già risultava essere molto precaria, – ha spiegato Lovallo – con le intemperie che hanno aumentato il numero e l’entità delle anomalie stradali. In alcuni casi, ci si trova dinanzi a veri e propri pericoli, che mettono a serio rischio la sicurezza degli automobilisti e l’incolumità dei cittadini. Non solo il manto stradale, utilizzato peraltro da quanti eseguono l’installazione delle pale eoliche senza ripristinarne lo ‘status quo ante’, ma anche la segnaletica, sia verticale, sia orizzontale, spesso subisce il logorio del tempo e viene fatta oggetto di danneggiamenti volontari, rendendo la situazione generale ancora più complicata. Avevo salutato con favore – sempre Lovallo – la disponibilità manifestata dal sindaco De Luca nel voler dar seguito a questa mia richiesta, in ripetuti incontri nel corso dei quali, Sindaco e assessore competente, avevano annunciato la possibilità di interventi. Sapevo per esperienza personale maturata nel settore, che i ribassi rivenienti dall’esecuzione delle opere realizzate con i Fondi di Sviluppo e Coesione non avrebbero potuto essere utilizzati a tal fine, ma accoglievo di buon grado la possibilità prospettata che andava in direzione opposta. Purtroppo avevo ragione e quindi anche in Commissione ho dovuto indicare percorsi alternativi, primo tra gli altri l’inserimento di queste opere nella rimodulazione degli FSC, 26 milioni, strada possibile all’epoca, ma anche in questo caso non tenuta nella dovuta considerazione. Ci troviamo oggi in una situazione ancora peggiore e, l’assenza di una programmazione idonea con queste finalità, nell’ambito dell’Agenda Urbana 2014-2020, non fanno presagire nulla di positivo. Esprimo tutta la mia amarezza, e mi vedo costretto a impegnarmi in prima persona presso gli uffici regionali, affinché gli altri livelli istituzionali possano disporre gli interventi necessari prima che i protocolli, di prossima firma, vengano siglati e diventino operativi” conclude Lovallo.

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