“Finalmente Vito Santarsiero si è dichiarato nemico di Potenza”. Non usa giri di parole Sergio Potenza – capogruppo dei Popolari Uniti in consiglio comunale – per intervenire sulle ultime, incredibili dichiarazioni dell’ex sindaco del capoluogo, attuale consigliere regionale, secondo cui la Regione Basilicata oggi non deve dare all’attuale governo cittadino neanche un centesimo dei soldi che servono a salvare le casse comunali. E il futuro della città? “Non voglio usare giri di parole – spiega – perché è arrivata finalmente l’ora di dire le cose come stanno. Sì, Santarsiero si è dichiarato nemico della città. Infatti rema contro l’unica possibilità rimasta in piedi per Potenza”. L’esponente popolare traccia una differenza, netta, fra l’interesse della comunità e i piccoli interessi di posizionamento politico. La guerra lanciata in questo momento da un PEZZO del Pd, non può penalizzare il capoluogo. “Io non voglio difendere l’attuale sindaco De Luca – prosegue – ma il domani dei potentini. Non è possibile che Santarsiero pensi di portare avanti le faide tra correnti, che rappresentano il suo orizzonte politico, a spese della cittadinanza di cui un tempo è stato il principale rappresentante. E’ del tutto evidente a ogni potentino che in questo momento Santarsiero sta lavorando contro la città”. “D’altronde – rimarca – Santarsiero rivendica successi inesistenti. Il nodo complesso? E’ lì, fermo, incompiuto, sotto gli occhi di tutti. Le politiche abitative a Bucaletto? Basta farsi un giro nella Cittadella per vedere che si tratta di uno slogan. Si potrebbe continuare a lungo… E l’elenco di tutte le sue colpe politiche e amministrative? Impietoso l’ex sindaco!”. Potenza analizza, del recente intervento di Santarsiero, i passaggi che considera più inaccettabili. “A un certo punto – sottolinea – l’ex sindaco boccia anche la soluzione che aveva trovato Filippo Bubbico, dicendo di lui: ‘Non so cosa gli fosse preso quel giorno. Come abbia potuto dire quelle parole’. Dunque, mettere in dubbio la buona fede e la disponibilità di un esponente di primo piano, un viceministro della Repubblica, è davvero singolare!. Nella stessa considerazione – sia detto per inciso – Santarsiero parla del premier Renzi definendolo come suo amico. Ricordo, per gli smemorati, che quando Renzi venne a Potenza, fu proprio Santarsiero, attraverso una intera pagina di quotidiano locale, a dire: ‘Io sto con Folino’, cioè dall’altra parte del Pd. Ora, misteriosamente, è divenuto amico del Premier.”. “Ma alla fine – continua Sergio Potenza – tutte queste vicende di bassa politica, queste zuffe, non m’interessano. A me stanno a cuore le sorti della comunità potentina. E la posizione di Santarsiero, invece, porta sulla sponda opposta. Quella del commissariamento del Comune. Sappiamo tutti cosa vorrebbe dire: possibili prepensionamenti e addirittura licenziamenti nella macchina comunale; impossibilità di effettuare – in assenza di organici sufficienti – le programmazioni che ci consentirebbero, finalmente, di appaltare i 26 mln di euro di fondi riprogrammati; impossibilità di ottenere gli altri fondi che servono a tirare Potenza fuori dal baratro; inaffidabilità agli occhi del mondo di una città senza più un’amministrazione; i servizi, anche quelli essenziali, ridotti all’osso o addirittura eliminati con un tratto di penna da un commissario che, ovviamente, penserebbe solo ai conti e non al benessere dei cittadini”. “Invito tutte le forze politiche, e le persone di buona volontà e con la schiena dritta, che ci sono nel Pd – dichiara con forza l’esponente dei Popolari Uniti – ad alzare la testa e rimandare al mittente l’idea di Santarsiero, che il Comune non dev’essere aiutato solo perché alla guida non ci sono i suoi amici”. “Ma poi i potentini – s’indigna Potenza – devono farsi la tessera di appartenenza a qualcuno per campare? Non penso proprio! Questa non è una regione-miniera, a cui attingere materiale elettorale quando serve, a uso e consumo di qualcuno! E’ una terra di brave persone, che pagano le tasse e contribuiscono a mantenere in piedi anche le istituzioni locali e gli uomini che le rappresentano”. “Santarsiero si faccia un esame di coscienza – conclude Potenza – e si assuma le proprie responsabilità per le enormità che ha dichiarato e per le quali si è qualificato come il vero nemico di Potenza”.