Il Consiglio comunale si apre alle 15,50 con il presidente Luigi Petrone che saluta e ringrazia gli intervenuti sottolineando come l’odierna seduta del Consiglio comunale sia dedicata all’insediamento del consiglio comunale dei ragazzi. Dopo l’appello del Consiglio comunale, Giulio Pedota vicepresidente del Consiglio comunale dei ragazzi, che sostituisce la presidente Giuditta Molinari, procede all’appello. Il vicesindaco Sergio Potenza fa indossare la fascia al sindaco dei ragazzi Clementina Marella. “Ho la fortuna di partecipare a questa importante assemblea, che suscita in me forti emozioni. I giovani qui presenti oggi testimoniano come il lavoro dei nostri padri, che oggi portiamo avanti, avrà un futuro, con un tramandarsi del senso del dovere e delle Istituzioni che restano strada e obiettivo per conservare la democrazia che è valore aggiunto della nostra Repubblica. Successivamente il presidente Petrone ringrazia quanti si sono prodigati per aver creato questa occasione particolarmente utile, con giovani e giovanissimi che hanno oggi la possibilità di constatare cosa sia oggi la via democratica. Democrazia è una parola non vacua, una parola che ha visto tanti dare la propria vita per la sua difesa, difesa che dobbiamo continuare anche oggi, a cominciare dalla abiura di ogni forma di bullismo nelle scuole”. La parola quindi viene assegnata a Fernando Barbaro, presidente dell’associazione genitori della Basilicata (AGE) Fernando Barbaro.
“Il progetto nasce dall'esigenza da parte della famiglia di dare risposte adeguate e coerenti ai ragazzi circa i loro bisogni di socializzazione e di affermazione delle loro potenzialità. In riferimento alle sfide ed alle prospettive poste dalla modernità, dai cambiamenti cosi repentini e radicali, noi genitori siamo confusi, disorientati, impreparati a dare consigli, tutto appare provvisorio, instabile, precario, ci sembra di navigare nella nebbia senza avere neanche una bussola. Questa precarietà ci invita a tentare qualcosa, a ricercare delle soluzioni,ad individuare agenzie educative esperte capaci cioè di aiutarci nel difficile compito di educare e formare i nostri figli. A lungo andare, però, la ricerca ed il continuo affidarsi ad altri, si è trasformato in una delega in bianco, non siamo più riusciti ad essere coinvolti nel processo educativo e siamo diventati secondari, quasi degli spettatori occasionali. Da troppo tempo ormai noi genitori abbiamo rinunciato ad educare, a formare, a proporre delle esperienze significative per le quali e sulle quali i giovani possano rischiare la loro esistenza. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, il disagio e la devianza non hanno più un confine ben marcato, sono infatti inspiegabili. Alcuni comportamenti di estrema violenza commessi da ragazzi con vita "normale", buoni risultati a scuola, una famiglia per bene, in alcuni casi visti come modello da imitare celano, in realtà , dentro di loro, malessere e sofferenza. Da queste semplici constatazioni, noi genitori riuniti in associazione, avvertiamo la necessità, l'urgenza e la priorità di ripartire dall'educazione ed invitiamo e sollecitiamo le istituzioni ad investire in tal senso. Occorrono maestri che propongano ipotesi di vita vera e affascinante, che attraggano i ragazzi che per natura sono attirati dal positivo; Papa Francesco ne è una testimonianza straordinaria per tutti i giovani. "La Città ai ragazzi " mira ad insegnare ai giovani a stimare sé stessi, ad indicare il modo per essere protagonisti nella costruzioni del loro ambiente. Siamo consapevoli della loro capacità di autogovernarsi e gestire il proprio tempo se opportunamente guidati dagli adulti, dai genitori e docenti in primo luogo. Il progetto intende rafforzare il ruolo educativo della famiglia perché è in dubbio che noi genitori abbiamo bisogno di imparare a comprendere i bisogni dei nostri figli, dobbiamo sapere intercettare i tanti segnali di disagio che i ragazzi ci inviano. Per fare tutto ciò avvertiamo la necessità di incoraggiare e facilitare le relazioni all'interno della comunità di appartenenza, favorendo la collaborazione tra le diverse agenzie circa i valori e i messaggi educativi da trasmettere. Riteniamo necessario sottoscrivere un "Patto tra educatori", tra famiglia, scuola ed istituzioni, per porre un grande dibattito e ripensare alla città, al quartiere, alla piazza quale medium educativo. In sintesi, "La Città ai Ragazzi " non vuole essere un progetto attraverso il quale si chiede all'amministrazione comunale di difendere meglio i diritti di una componente debole, di realizzare iniziative per adeguare i servizi per l'infanzia. Vorremmo che il Sindaco, la Giunta e l'intero consiglio comunale di impegnassero a progettare,ampliare e modificare la città partendo dai bisogni dei ragazzi, con lo sguardo dei ragazzi, ascoltando la voce dei ragazzi. E' questo l'obiettivo del progetto e ciò che l'Associazione Genitori chiede con forza all'intera comunità. E' doveroso da parte dell'Associazione genitori ringraziare l'amministrazione comunale, l'assessorato alle politiche giovanili e gli uffici preposti per il lavoro svolto, per aver voluto condividere e attuare questo progetto. Una menzione e un ringraziamento particolare va rivolto ai dirigenti scolastici, ai docenti referenti che hanno aderito all'iniziativa, nonostante che la proposta sia stata presentata ad anno scolastico iniziato e con le attività didattiche già programmate. Infine vorrei sottolineare l'entusiasmo e l'impegno profuso dai ragazzi in questa esperienza. Hanno dimostrato una capacità di autogestione, di maturità personale e di responsabilità veramente insospettabile per la loro età. Segno evidente che hanno intravisto nell'esperienza “La città ai ragazzi” uno strumento importante per meglio valorizzare le proprie potenzialità e sperimentare le loro idee confrontandosi con gli altri per la realizzazione di questo progetto. L'auspicio da parte di noi adulti, famiglia,scuola e istituzioni è quello di poterli affiancare al meglio nel loro percorso di vita, cercando di non deludere le loro aspettative, altrimenti sarebbe davvero molto difficile recuperare in seguito. Riconosciamo l'impegno gravoso che tale compito richiede, occorre dedizione e coinvolgimento ma è anche una via obbligata se veramente vogliamo invertire la marcia e avere la possibilità di tracciare un percorso più sicuro per il futuro dei nostri figli”. Il Garante regionale per l’Infanzia, Vincenzo Giuliano interviene sottolineando che “per investire nel futuro non possiamo tralasciare le politiche che questi ragazzi possono e vogliono mettere in campo. Al crescere della razionalità tecnico-scientifica corrisponde un indietreggiare della razionalità etica. Calamandrei si lamentava della disaffezione dei giovani nei confronti della politica e spiegava che se la Costituzione fosse andata a fondo sarebbero andato a fondo tutto il Paese”. La presidente dell’Unicef Basilicata, Angela Granata si sofferma sulle basi della democrazia “la mission principale dell’Unicef è quella di difendere i bambini. Dobbiamo garantire a tutti le stesse opportunità di apprendimento senza lasciare indietro nessuno”. La Dirigente scolastica dell’Istituto Busciolano Lucia Girolamo invitra “i ragazzi a essere quello che sono, bambini attraverso i cui occhi giungere a quel rispetto delle Istituzioni per creare il quale ogni giorno lavoriamo. Naturali, costituzionali e ministeriali sono i diritti che devono saper vivere essendo pienamente loro stessi”. L’assessore alle Pari opportunità Carmen Celi, dopo aver ringraziato gli intervenuti e il suo ufficio, il responsabile Pino Brindisi e la dipendente Rosa Caruso, prende la parola spiegando che: “Oggi è un giorno molto importante per la vita politica e sociale di questa città. Siamo qui a celebrare il consiglio comunale dei ragazzi, che per me, “assessore dei grandi” , rappresenta un momento molto importante vissuto nel corso di questa mia esperienza in seno all’amministrazione comunale di Potenza. Orbene, a mio avviso una democrazia può definirsi compiuta se al suo interno crea le condizioni per gettare il seme che poi genererà altre piantine per il futuro. Quante volte sentendo i ragazzi a proposito di politica e delle istituzioni, queste le ritengono cose da grandi, anche “sporche” o di certo non vicine al loro mondo. Invece grazie a iniziative come queste i giovani possono vivere in parallelo la vita delle Istituzioni, e ‘allenarsi’ così per il futuro quando chi tra essi si sarà reso conto di avere delle inclinazioni nel rappresentare gli altri vorrà e potrà pertanto cimentarsi nel mondo dei grandi, avendo però acquisito contezza degli elementi procedurali e sostanziali che attengono alla vita delle Istituzioni. Un’esperienza dunque, che rappresenta la fucina delle idee per i nostri giovani concittadini. A mio avviso sarebbe il caso, e credo il sindaco Dario De Luca sia d’accordo, di prendere in considerazione quasi in maniera vincolante, alcune proposte deliberate da giunta e consiglio dei ragazzi. Sarebbe bello se ai nostri Consigli prendesse parte una delegazione dell’assise giovanile, per poter in questo modo creare un’osmosi tra le due realtà assembleari il cui medesimo intento, ovviamente, è quello di ricercare soluzioni per il bene della nostra amata Potenza, noi nella visione che hanno gli adulti, e loro con gli occhi dei ragazzi, che nonostante il disincanto dovuto all’età a mio avviso sono già dotati di quella cassetta degli attrezzi necessaria per rappresentare gli altri. Chissà che un giorno qualcuno di loro possa prendere il nostro posto. Me lo auguro di cuore. Intanto offrirò loro tutto il mio supporto e quello dell’Amministrazione comunale affinché tutti gli eletti, nessuno escluso, possano essere messi nelle condizioni di poter espletare il loro mandato nel migliore dei modi possibile. Viva le Istituzioni, viva i ragazzi, viva Potenza”. Giulio Pedota nell’offrire una riflessione che si sofferma su cosa significhi “essere cittadini attivi. La cittadinanza è il garantire e il tutelare i diritti fondamentali di tutte le persone. Dobbiamo interessarci e partecipare a progetti che andremo di volta in volta ad esaminare e portare avanti. E’ stato inaugurato un sito sul quale confrontarci”. Clementina Blasi, sindaco dei ragazzi, illustra il progetto che “vuole rendere noi ragazzi protagonisti della vita amministrativa della nostra comunità, con un’attività che abbiamo chiamato ‘connettiamoci socializzando’”. Seguono gli interventi dei ragazzi individuati come assessori. In ordine si alternano al microfono gli assessori Francesca Pessolani (Salvaguardia della Natura), Gianmarco Santangelo (Teatro che passione), Stefano Pennacchio (Potenza e il mondo), Francesco Pace (Artistiche armonie), Margherita Romaniello (Collegamenti efficienti), Noà Cappiello (Alla scoperta delle origini), Carlo Rossi (Sos Animali), Sofia Instambouli (Una Potenza creativa). Il sindaco Dario De Luca nel saluto conclusivo parla di “Consiglio comunale pregiato al quale sono giunto in ritardo perché ho dovuto partecipare una riunione a seguito della quale è stata sospesa la protesta dei lavoratori del Servizio pubblico di trasporto che era stato programmato per domani. Vi comunico altresì che in una riunione avuta stamattina con il presidente Pittella e il presidente Caiata, è stato assicurato un sostegno economico finalizzato all’ampliamento dello stadio Viviani. Voi sarete i rappresentanti di un popolo di ragazzi, le vostre richieste avranno un mandato vincolante, relativamente alle risorse disponibili. Vi chiedo maggiore attenzione all’utilizzazione dei social, assumendosi ognuno la propria responsabilità, la massima delle responsabilità è quella di rappresentare effettivamente i propri cittadini. Speriamo di riuscire a ottenere insieme i migliori risultati, il nostro auspicio è quello di consegnarvi una città che diventi più a misura di bambino”.