“ Come da mandato della direzione cittadina del 29 luglio, nella serata di ieri, 12 settembre 2016, ho riunito il coordinamento politico del Partito Democratico, organismo deputato a discutere temi di interesse della città di Potenza ed a formulare una proposta politica, che sarà condizione per il prosieguo della consiliatura in chiave di rilancio del comune capoluogo, con una chiara prospettiva di crescita”. Lo afferma, in un comunicato stampa, il segretario cittadino di Potenza del Pd, Enzo Sarli.
“La caduta verticale della credibilità della città, sia dal punto di vista amministrativo che da quello rappresentativo, non può essere risolta senza adottare soluzioni politiche straordinarie, vista la particolare e difficile situazione derivata dalle ultime elezioni (e pur riconoscendosi all’attuale amministrazione ed al Consiglio una buona ed operosa gestione ordinaria). Non vi è dubbio che per traghettare fuori da questa situazione di blocco il capoluogo, sia necessaria la disponibilità del PD e del centro sinistra alla costruzione di una piattaforma condivisa.
Tuttavia per garantire ai cittadini di Potenza che quella con il Sindaco ed alcune forze di centro-destra rimanga una collaborazione momentanea e di emergenza e non “un inciucio organizzato per spartirsi pezzi di potere”, è necessario che i confini della collaborazione siano quanto più trasparenti possibile e che comunque non intacchino i principi e le basi culturali fondamentali che distinguono le diverse appartenenze politiche. È quindi necessario evidenziare chiaramente i contenuti della collaborazione.
Dal punto di vista delle politiche urbane, bisogna essere consapevoli che, nonostante questa fase di necessità, ci sono battaglie dalle quali non si può prescindere e che devono contraddistinguere l’azione politica ed amministrativa di emergenza. Una di queste è la difesa delle funzioni amministrative e burocratiche che la Città svolge per l’intero territorio regionale. L’altra è quella contro lo smembramento della Regione, tema quanto mai attuale, considerato l’assalto, tanto apparentemente garbato, quanto in pratica pericoloso, perpetrato di recente dal Governatore della Puglia all'indirizzo di Matera, da inserire in un futuro progetto di macro-regione.
Se “la città prima di tutto” non è un semplice slogan, la collaborazione di tutti deve consentire a Potenza di essere finalmente città cerniera di mobilità, infrastrutture e logistica, e garante dell’unità regionale, centro erogatore di servizi per le persone e le imprese, di avere la forza politica per imporre la sua partecipazione alla predisposizione delle politiche territoriali regionali.
È interesse di tutti che si costruisca una rete di relazioni tra Potenza, Matera e le altre città lucane, e si rafforzino i rapporti nel resto del territorio, sulla base di un disegno che ridia ruoli, accessibilità ed infrastrutture alle diverse realtà locali la cui sopravvivenza e vitalità è fondamentale affinché si possa giustificare l’esistenza di una Regione e di una Città Capoluogo. Potenza deve evidenziare che se la Basilicata non rafforza il ruolo delle sue città e, più in generale, la sua coesione territoriale e sociale, perderà inevitabilmente pezzi. Lo smembramento macroregionale verrebbe da sé, senza bisogno di atti politici.
Da qui la necessità di infrastrutture utili alla coesione territoriale come un collegamento tecnologicamente efficace nella direzione Potenza – Melfi – Foggia e un altrettanto efficace collegamento tra le città capoluogo, Potenza e Matera. Appare indispensabile, da questo punto di vista, che si dia la necessaria importanza alla direttrice Ferrandina – Matera – Bari, vera spina dorsale per la coesione di buona parte delle aree interne, inopinatamente trascurata nel redigendo Masterplan regionale.
Queste sono solo alcune delle caratteristiche generali di impegno politico da affrontare per risollevare la Città.
Esistono poi punti più specifici che non sono certamente esaustivi, né nel numero, né nei contenuti, tra i quali i problemi legati all'Università, alla scuola, alla sanità, all'urbanistica, le politiche energetiche, il trasporto pubblico comunale, i rifiuti urbani, le attività culturali e sportive, gli interventi a sostegno del disagio sociale, etc, sui quali il Coordinamento ha iniziato a dibattere, onde pervenire al termine delle riunioni successive (la prossima si terrà già nella prossima settimana) a formulare-come sopra ribadito-una proposta dal contenuto politico.
Il Coordinamento, a tal scopo, ha ritenuto imprescindibile, sin dalla prossima riunione, la presenza di tutti i consiglieri comunali del PD e dei responsabili a tutti i livelli del partito”.
bas04