Il testo del discorso del Sindaco di Potenza Dario De Luca, in occasione del Giorno dell'Unità nazionale e Giornata delle Forze armate celebrata presso il Monumento ai Caduti della Grande Guerra, nel parco di Montereale, Potenza, 4 novembre 2016: "Porgo il mio saluto al signor Prefetto di Potenza, alle Autorità civili e militari qui convenute e alla Cittadinanza tutta, in occasione della commemorazione dei Caduti di tutte le guerre, in questo giorno dedicato alle Forze armate italiane. Desideriamo ricordare l'impegno e l'abnegazione delle nostre Forze armate, impegnate in molteplici missioni di pace nel mondo, per garantire la sicurezza delle popolazioni civili esposte ai rischi di numerosi conflitti locali. Penso ai nostri soldati di stanza a Mosul, posti a difesa della diga di Mosul ed esposti al rischio di conflitto con l'Isis, mente l'esercito iracheno sta tentando di riconquistare la città. Sono 300 i nostri soldati che si trovano a svolgere il delicatissimo compito di difendere la diga dai possibili attacchi distruttivi dell'Isis, mentre un'impresa italiana sta eseguendo su di essa i necessari lavori di consolidamento. I nostri soldati, ben addestrati e motivati, stanno rendendo onore all'Italia lì e negli altri luoghi di missione, grazie alla loro professionalità e umanità, grazie alle quali si fanno apprezzare dalle popolazioni locali. Le nostre Forza armate sono anche impegnate nell'operazione 'Mare sicuro', nell'ambito della quale hanno già salvato centinaia di migliaia di migranti dal naufragio delle imbarcazioni improvvisate e instabili con le quali le organizzazioni criminali di trafficanti di uomini li trasportano dal continente africano verso le nostre coste. L'esempio nobile dei nostri militari stride con il cattivo esempio di diversi Paesi europei , che invece alzano muri e barriere di filo spinato, pur di tenere lontani questi uomini, donne e bambini che fuggono dalle guerre e dalla fame. È grazie ai nostri soldati che il nostro Paese si sta distinguendo in Europa per la sua capacità di accoglienza di questa povera gente. Possiamo certamente fare anche di più e meglio, ma, una volta tanto non c'è alcuno al mondo che possa dare lezioni all'Italia in termini di solidarietà e di dedizione al salvataggio delle vite umane. È anche per questo che oggi voglio scandire il mio grazie alle Forze armate, orgoglio del nostro Paese. Vive le Forze armate! Viva l'Italia!".
Bas 05