In un comunicato il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Alessandro Galella ha dichiarato che "dopo l’audizione del nuovo Amministratore Unico dell’ACTA il quadro di come per anni è stata gestita la municipalizzata appare quanto mai chiaro in tutto il suo sconcertante disastro. 126 dipendenti di cui 25 finiti negli uffici ,11 assunti come categorie protette e 21 che hanno accumulato prescrizioni nel tempo. La nuova sede realizzata da pochi anni oltre ad aver previsto l’affidamento di tanti lavori diretti per cifre sempre leggermente inferiori a 40 mila euro e ad aver realizzato dei manufatti su terreni non di proprietà comunale ma di un privato, fu dotata di un sistema di videosorveglianza del costo di circa 30 mila euro che però non era mai stato messo in funzione mentre si era chiuso un contratto di guardiania di oltre 10 mila euro al mese. Oggi il costo della gestione dell’impianto di video sorveglianza è solo di 6000 euro all’anno. Solo oggi si parla finalmente di vendita di materiali come il cartone ed il vetro attraverso convenzioni con i consorzi di riferimento producendo cosi un introito per le casse dell’ACTA di oltre 100 mila euro annui voce che fino ad ieri rappresentava un costo vista l’assenza delle convenzioni pur essendoci da anni le condizioni per metterle in atto. Si apprende come anche per lo smaltimento di prodotti come i copertoni delle auto,si siano ottimizzati i costi e che ben presto si tendera’ad annullarli del tutto. Controversie legali che erano all’ordine del giorno che causavano costi ed oneri non indifferenti,si sono pressocche’ azzerate grazie ad una maggiore attenzione nei confronti dei dipendenti e soprattutto grazie ad un maggiore dialogo con gli stessi volto al bene comune.In passato gli affidamenti a legali studiati piu’o meno ad arte, hanno rappresentato voci di costo anche per centinaia di migliaia d’euro L’ACTA e i soldi che i potentini ogni anno erano chiamati a pagare, con una delle TARI più alte d’Italia erano il frutto di una mala gestione assoluta Il dato più raccapricciante è però quello complessivo. Con l’entrata in vigore della raccolta differenziata di solito in ogni Comune d’Italia si sono registrati aumenti della spesa dovuti principalmente all’aumento di manodopera necessaria per la raccolta, a turni notturni,a straordinari,a maggiori e nuovi mezzi addirittura con un aumento del 50%; nel bilancio ACTA invece non si registra nessun aumento nel 2017 mentre addirittura per il 2018 e il 2019 si prevede una diminuzione. Come e’ possibile che sia accaduta una cosa del genere?E’ possibile semplicemente perche’ evidentemente i 9 milioni di euro che il comune riconosceva ogni anno ad Acta erano diciamo “abbondanti”. Eppure quando questa amministrazione comunale si insedio’ trovo’ addirittura una voce di circa 800 mila euro che l’Acta chiedeva che gli fosse riconosciuta oltre i 9 milioni di euro, per servizi aggiuntivi mentre in effetti non venivano realizzati nemmeno i servizi previsti normalmente da contratto come ad esempio la pulizia delle caditoie o il taglio delle erbacce da scarpate e marciapiedi cittadini. L’Acta pur essendo una Spa e’sempre solo stata gestita come un postificio da una politica di centrosinistra che ha ridotto la citta’ in macerie come forse nemmeno il terremoto del 1980 era riuscito a fare".
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