Comune Pz: divieto uso potabile acqua pozzi vallone calabrese

Con l’ordinanza contingibile e urgente numero 216 emessa oggi, 16 novembre 2015, il sindaco Dario De Luca ha disposto il divieto dell’uso per scopi potabili e zootecnici dell’acqua proveniente dai pozzi privati in località Vallone Calabrese. Nel provvedimento si legge che “per consentire l’utilizzo dell’area dell’ex impianto di termovalorizzazione in Vallone Calabrese, come ‘centro di trasferenza’ dei rifiuti urbani, l’ufficio Ambiente dell’Amministrazione provinciale, ha rilasciato autorizzazione n.1392 del 16.1.2015, prescrivendo in particolare al punto numero 7 la preliminare verifica delle acque sotterranee (come prescritto dall’Arpab nel parere allegato al verbale della conferenza di servizi del 23 dicembre 2014) individuando e realizzando 4 piezometri, di cui un ‘punto bianco’.”.Altra premessa presente nel documento è quella che “la società ‘Hidrolab srl incaricata per l’esecuzione delle analisi della acque sotterranee, con nota acquisita al Protocollo generale dell’Ente al numero 71805 del 2 ottobre 2015 e acquisita dall’ufficio Ambiente il 5 ottobre 2015, ha consegnato i rapporti di prova in copia originale. Dalla documentazione si rileva un superamento, per alcuni parametri, della concentrazione solida di contaminazione (Csc). Con nota 0072347/2015 del 6 ottobre 2015, l’Unità di direzione Ambiente parchi ed energia del Comune di Potenza ha comunicato agli Enti preposti, ai sensi della normativa vigente, il superamento”. L’ordinanza è stata adottata visto, così come indicato dall’Amministrazione provinciale di Potenza nella nota numero 37537 del 15 ottobre 2015, che risulta essere in capo al Comune “l’obbligo di attuare misure di prevenzione”, e ancora visto quanto richiesto dall’Asp, Dipartimento di Prevenzione collettiva salute umana, attraverso la nota numero 20150137333 del 15 ottobre 2015, documento che chiedeva “quali misure di prevenzione e messa in sicurezza siano state adottate”. Il Sindaco dunque nel prendere atto della situazione di possibile rischio nelle aree immediatamente limitrofe a quella già coinvolta, ha inteso assumere provvedimenti cautelari in attesa di ulteriori verifiche. Nel dispositivo, ritenuto urgente e indifferibile, si ordine quindi, in via precauzionale “a tutti i proprietari di pozzi privati situati nell’area rientrante nel raggio di 200 metri dall’ex impianto di termovalorizzazione, il divieto di uso a scopo potabile e zootecnico dell’acqua proveniente dai pozzi di proprietà fino ad avvenuto riscontro di conformità dei parametri a opera dei competenti organi di igiene e sanità”.
bas 02

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