Comune Pz: dichiarazioni Carretta, Sileo Lovallo, nota di Morlino

“Non possiamo che dirci sbigottiti, di più increduli, meglio smarriti dinanzi alle dichiarazioni rilasciate da persone che non più di 48 ore fa dichiaravano cose opposte in una pubblica assise, – così il consigliere comunale del gruppo Popolari per l’Italia Franco Morlino – quella che rappresenta la massima espressione comunale della partecipazione popolare, ci riferiamo al Consiglio comunale. Ma il nostro stato, oltre che dall’evidente sdoppiamento della personalità politica di cui potrebbero soffrire i consiglieri santarsierani, Carretta, Sileo e Lovallo, è da attribuirsi alle tesi argomentate nel corso di una conferenza stampa svoltasi in mattinata. Secondo quanto riportato da un’agenzia di stampa avrebbero affermato che Potenza “vive una depressione socio-economica post-bellica” dimenticando che uno da capogruppo del partito di maggioranza, l’altro da assessore, la città l’hanno amministrata loro e in realtà all’attuale Amministrazione è rimasto solo il compito di raccogliere quelle macerie. Affermare che questa Amministrazione non abbia “messo in campo alcun intervento strategico per la città” è perlomeno autolesionista, perché malgrado tutto, anche loro fanno parte dell’attuale Consiglio comunale, Commissioni incluse, e noi tutti abbiamo partecipato alla riprogrammazione di 26 milioni di euro di finanziamenti europei, abbiamo disposto il risanamento di una macchina comunale che incassava 70 milioni di euro e ne sperperava 96. Sorpresa anche nel leggere che nei dieci anni precedenti i servizi sarebbero sempre stati garantiti, in primis perché non è così e chi ha anche un minimo di memoria, ricorda autobus vuoti, immondizia dovunque, città invivibile durante le festività patronali, traffico caotico, Ztl volubile, con ordini e contrordini continui, strade che facevano acqua e fontane divelte asciutte, assunzione dei controllori dei biglietti del trasporto pubblico con lo stesso trasporto assicurato gratis, tesserini per ispettori ambientali probabilmente smarriti dagli stessi assegnatari, peraltro mai visti, cemento ovunque, con un regolamento urbanistico prima licenziato, poi rivisto, poi ridiscusso e finalmente verificato come il più improduttivo della storia, che ha gettato il settore edilizio in una crisi, questa sì più che post-bellica, quasi post catastrofe nucleare. Triste, ed evito di andare oltre perché le persone alle quali ci riferiamo meritano grande rispetto, che si parli di tagli su bambini e persone con disabilità, quando invece grazie alla loro ‘oculata’ gestione si sono create false speranze in decine di famiglie con un’Amministrazione della quale erano spina dorsale che pagava servizi il triplo del loro valore di mercato, non spiccioli ma milioni di euro. In ultimo capitolo dimissioni: se loro prima hanno firmato un documento insieme a un’altra ventina di consiglieri, per far sì che il Sindaco ritirasse le dimissioni, non paventate ma consegnate in Prefettura, poi in parte l’hanno rinnegato, poi si sono isolati rispetto al loro gruppo in Consiglio comunale, salvo poi votare alternativamente ora contro ora a favore, nascondendosi sovente dietro l’arma dell’astensione, atteggiamento come noto di grande ‘coraggio’, ecco guardare a cosa fanno gli altri mi sembra davvero sintomo di profondo malessere. Ora l’auspicio – conclude Morlino – è che il giornalista abbia preso un abbaglio, perché se così non fosse, l’unica cosa che rimane da fare è prendere atto che in Consiglio siamo seduti accanto a consiglieri politicamente inaffidabili”.

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