"I dati pubblicati dal Centro Studi Unioncamere di Basilicata sull’inflazione nella nostra regione nel primo semestre 2012, sono molto allarmanti e presentano un quadro dal quale emerge un’accentuata erosione del potere d’acquisto delle famiglie, già compromesso dalla dinamica negativa dei redditi, la cui intensità lascia intuire pesanti conseguenze sulla spesa." Così il capogruppo del Pd, Gianpaolo Carretta per il quale "la recente accelerazione sull’aumento dei prezzi, soprattutto per quanto riguarda il carburante, le tariffe dell’energia elettrica e del gas naturale, ha fatto giungere l’inflazione lucana ad una media del 5,2%, quasi due punti in più rispetto a quella italiana, che si è fermata al 3,3%.Sono purtroppo dati preoccupanti – aggiunge-per una regione tra le più povere d’Italia, nella quale i prezzi al consumo, nella prima metà del 2012, hanno continuato a crescere a ritmi molto sostenuti e superiori alla media nazionale.In tutti i comparti quello alimentare, dei trasporti, dei servizi ricreativi e delle comunicazioni l’inflazione rilevata nei due comuni capoluogo della Basilicata, a giugno 2012, tende a convergere con la media regionale, ma Potenza accusa un elevato incremento dei prezzi soprattutto nell’abitazione, voce che incide maggiormente sui bilanci delle famiglie.Il dato confortante è quello sulle tabelle di reddito elaborate e pubblicate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, secondo le quali la città di Potenza si colloca al 15° posto per redditi Irpef, tra tutti i comuni capoluogo di regione, ma prima tra tutti i capoluoghi del sud, sia per reddito complessivo che per reddito medio pari a 24.928 euro.Questa situazione – conclude- si colloca in un momento di crisi economica generale, dalla quale si spera se ne esca, così come annunciato dal governo centrale, al più presto, mettendo in campo misure strutturali per la crescita e risollevando le sorti di un’intera nazione e, nello specifico, del sud e della nostra regione, già storicamente penalizzati."
bas 06