Comune Pz: 3* Commissione, sopralluogo a Villa del Prefetto

“E’ fondamentale reperire le somme necessarie per evitare che un fiore all’occhiello del centro storico cittadino possa tornare nell’oblio” così si è espresso il presidente della Terza Commissione, Vincenzo Telesca, al termine del sopralluogo condotto insieme agli altri membri dell’organo consiliare nella Villa del Prefetto. Il parco aperto negli ultimi giorni, secondo quanto riferito dagli uffici della Provincia, chiuderà nel mese di ottobre. “Abbiamo ritenuto di verificare personalmente la situazione nella quale versa l’area verde sia perché – prosegue Telesca – il presidente Valluzzi, durante l’inaugurazione aveva chiamato in causa il Comune per quel che riguarda la futura gestione, per un bene che comunque non è di proprietà del nostro Ente, sia perché già programmato sotto l’impulso giunto dai diversi componenti della nostra Commissione, tra i quali Gerardo Nardiello nella sua duplice funzione di consigliere comunale e provinciale. Riteniamo indispensabile per la comunità potentina, a prescindere dagli aspetti burocratici che attengono alla proprietà della Villa, restituirne la piena e stabile fruibilità. Il centro storico, infatti, escluso il parco di Montereale, non offre alcuno spazio che possa favorire la socializzazione e il divertimento per grandi e piccoli. I bambini si vedono costretti ad utilizzare la principale piazza cittadina come improvvisato campo di calcio. L’aspetto economico in tale contesto, rimane prioritario, non solo per completare la messa in sicurezza dell’intera area, ma anche per far sì che la si possa dotare di tutte quelle strutture necessarie a farne concretamente un’area verde attrezzata. Si tratta di un intervento cospicuo che potrebbe essere attinto o dagli Fsc, Fondi di Sviluppo e Coesione, con una eventuale rimodulazione, oppure con Fondi comunitari previsti dall’Agenda urbana, essendo allo stato attuale il Comune impossibilitato all’utilizzo di fondi propri. Dobbiamo – conclude il presidente Telesca – evitare che questa breve apertura disposta dalla Provincia solo un ricordo dell’esistenza di un gioiello non utilizzato”.

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