“La notizia è davvero sconcertante perché esprime il livello di degrado che sta toccando la politica in Basilicata, che appare essere sempre più priva di regole comportamentali e governata dagli umori individuali piuttosto che badare all’interesse della collettività”. Lo dichiara Sergio Manieri, segretario dell’Italia dei Valori della provincia di Potenza, in merito alla fuoriuscita ‘forzata’ dalla giunta comunale di Barile di Donato Mazzeo, esponente dipietrista. “Ricordo che appena un anno fa Donato Mazzeo, che aveva appoggiato l’attuale sindaco alle scorse elezioni comunali, era stato chiamato come esterno in Giunta al comune di Barile con delega alle Pari opportunità, alle politiche socio-culturali ed alla comunicazione assessorile, in un momento di particolare crisi di rappresentanza dell’esecutivo del sindaco Mecca. In quest’ultimo anno Mazzeo si è distinto per un’attività particolarmente efficace delle deleghe a lui assegnate e con una vivacità ideativa apprezzata dalla cittadinanza ed inconsueta per una Amministrazione cui l’azione di Mazzeo ha conferito un’oggettiva visibilità a fronte di problematiche non certo esaltanti, ben note a chi segue le vicende di quel Comune. Ecco perché risulta davvero incomprensibile la decisione del suo “siluramento”, tra l’altro avvenuta con modalità improprie rispetto alle procedure che il protocollo impone in questi casi . La vicenda assume, poi, connotati paradossali se è vero che il sindaco di Barile intende allargare l’esecutivo addirittura a cinque assessori. Quanto accaduto a Barile mostra ancora una volta come la comunicazione all’interno della coalizione di centro-sinistra sia sempre più opzionale e non legata a rapporti di correttezza tra le parti. Certe scelte vanno concordate in una logica di coalizione, le decisioni di una certa portata devono essere preparate e condivise invece di imporle d’imperio e senza preavviso. La gestione della cosa pubblica – conclude Manieri – dovrebbe passare anche attraverso il merito piuttosto che ubbidire solo a logiche di alternanza, alla ricerca di equilibri che spesso si rivelano precari e controproducenti. Noi invitiamo il sindaco Mecca a riconsiderare le sue decisioni alla luce del comportamento di lealtà e di capacità operativa di cui Mazzeo ha dato chiara prova durante il suo mandato assessorile. Occorre, inoltre, considerare che le alleanze, anche se faticosamente costruite, vanno mantenute e semmai rafforzate”.
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