Comitato sanità privata su diritti dei pazienti

“Il federalismo, soprattutto nella sanità, non può essere un alibi per giustificare non solo differenze strutturali esistenti tra i sistemi sanitari delle Regioni ma ancor più per giustificare sistemi tariffari a carico degli utenti-cittadini come per l' introduzione dei ticket”.

A sostenerlo è il portavoce del Comitato di Crisi delle strutture sanitarie private Giuseppe Demarzio, aggiungendo che “nello specifico c’è piena condivisione sulla conclusione del Rapporto 2011 dell’Osservatorio civico sul federalismo in sanità, presentato di recente da Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato sulla non giustificabilità che in alcuni territori sia data per scontata la violazione sistematica di alcuni diritti fondamentali come l’equità e l’universalità, garantiti invece dalla nostra Costituzione, e in netta controtendenza rispetto alle politiche europee e alla recente Direttiva sui diritti dei pazienti. A questi principi da salvaguardare, sulla base della prima esperienza di un mese di introduzione in Basilicata dei ticket sulla specialistica ambulatoriale – aggiunge Demarzio – aggiungiamo, con preoccupazione, le difficoltà manifestate da cittadini-utenti che si rivolgono alle nostre strutture e in troppo casi rinunciano alle prestazioni perché troppo esose rispetto al proprio bilancio familiare. Quanto alla recente dichiarazione di disponibilità dell’Assessore Martorano alla ripresa del confronto con il nostro organismo e le associazioni di categoria della sanità privata –cocnlude la nota – siamo in attesa che si passi dalle parole ai fatti e quindi di verificare le reali intenzioni dell’Assessore specie in merito all’ampia e complessiva piattaforma di nostre proposte contro gli sprechi nella sanità e la riduzione di prestazioni e servizi”.

Bas 03

    Condividi l'articolo su: