Prosegue nei comuni lucani la raccolta delle firme sulla proposta di legge regionale popolare per il reddito minimo garantito. “ Stiamo raccogliendo – rende noto il comitato per il Reddito minimo garantito – le firme anche nei diversi quartieri e nelle contrade di Potenza , ovunque incontriamo soggetti investiti dalla precarietà. Incontriamo tanta sfiducia nella classe politica locale e nazionale ma anche tanta voglia di non arrendersi. Donne e uomini, giovani e meno giovani sottoscrivono una legge d'iniziativa popolare non vista come una misura assistenzialistica, ma come uno strumento di rivendicazione di diritti e dignità. E' venuta l'ora che queste generazioni, che – sottolinea il comitato – sono quelle della precarietà, prendano in mano il proprio futuro e incrocino le loro richieste di diritti e dignità con quelli di un mondo operaio sempre più ricattato dal disegno semi-schiavistico dei vari Marchionne; di un ceto medio frastornato dalla crisi e strangolato da un sistema fiscale da basso impero; di un universo femminile a cui si cerca di far pagare la crisi facendone valvola di sfogo privilegiata della violenza sempre più prodotta dalla società della precarietà e attaccando continuamente conquiste duramente ottenute; di una presenza migrante ancora sottoposta a una legislazione razzistica utile unicamente al perpetuarsi di pratiche di sfruttamento disumane. Continueremo e – conclude il comitato per il Reddito minimo garantito – intesificheremo nei prossimi giorni la nostra presenza nelle strade e nelle piazze dei comuni di tutta la regione.”
BAS 09