Come vivono le mamme oggi, Crpo presenta rapporto

La Commissione pari opportunità ha presentato alla stampa il report mamme Save the children “Le equilibriste. La maternità tra ostacoli e visioni di futuro"

Presentato alla stampa oggi dalla presidente della Commissione pari opportunit&agrave;, Angela Blasi, il rapporto di Save the children dal titolo &ldquo;Le equilibriste. La maternit&agrave; tra ostacoli e visioni di futuro&rdquo;, un report sulla condizione materna in Italia, una analisi completa di come vivono le mamme oggi nel nostro Paese e in Basilicata in particolare.<br /><br />&ldquo;Essere madri in Italia &ndash; si legge nel rapporto &ndash; &egrave; oggi una dimensione ancora prevalentemente familista e privata. La responsabilit&agrave; della cura ricade ancora troppo sulle spalle delle madri e, in seconda battuta, sui padri e sulla rete parentale che circonda la famiglia. Un modello che confligge per&ograve; con quello che sta accadendo nel mondo, nelle nostre economie, che richiedono sempre pi&ugrave; che vi sia un doppio reddito per la sostenibilit&agrave; economica delle famiglie. Il lavoro delle donne &egrave; sempre pi&ugrave; necessario per decenti condizioni di vita delle famiglie ma ci&ograve; non &egrave; possibile senza una corrispondente e, soprattutto adeguata, assunzione di responsabilit&agrave;&nbsp; e condivisione della cura dei figli da parte di soggetti esterni alla famiglia, non solo i servizi dello Stato, il terzo settore, le aziende, ma anche pi&ugrave; in generale la comunit&agrave; e la collettivit&agrave;&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Dal rapporto &ndash; ha detto Angela Blasi &ndash; si evince che la nostra regione &egrave; al diciassettesimo posto nella classifica generale dei servizi a disposizione delle donne che decidono di lavorare ed essere madri contemporaneamente. Per stilare il report&nbsp; sono stati presi in considerazione tre indicatori, la cura, il lavoro e i servizi e siamo in coda con le altre regioni del sud. Mancano &ndash; ha aggiunto – politiche serie per quanto riguarda la conciliazione dei tempi di vita con il lavoro. Abbiamo&nbsp; le mamme pi&ugrave; giovani ma con grandi difficolt&agrave; da parte loro a conciliare lavoro e maternit&agrave; e soprattutto, essendosi innalzate le prospettive di vita,&nbsp; le nostre donne hanno il peso di dover accudire anche i genitori anziani&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Stiamo cercando &ndash; ha concluso Blasi – di girare il territorio per capire le aspettative delle donne e ci rendiamo conto che cercano servizi e aiuto per poter mantenere e costruire una famiglia ma soprattutto&nbsp; stiamo cercando di portare avanti una democrazia paritaria perch&eacute; il fatto di non essere rappresentate ci costringe a delegare agli uomini politiche che non gli appartengono&rdquo;.<br /><br />A presentare il rapporto anche la referente territoriale di Save the children Marisa Belluscio e l&#39;Unit&agrave; policy and law di Save the children Antonella Inverno.<br /><br />&ldquo;Il report&nbsp; – ha detto Antonella Inverno &ndash; ci mostra un grande divario tra il sud e il nord per quanto riguarda la condizione delle donne che decidono di avere un figlio e lavorare. Al nord sicuramente la situazione &egrave; migliore dal momento che i servizi pubblici riescono ad offrire un tasso di copertura adeguato alle richieste. La nota dolente del rapporto riguarda i servizi a disposizione della fascia zero tre anni dove siamo ancora lontani dagli&nbsp; obiettivi di Barcellona per quanto riguarda il tasso di copertura del 33 per cento. Un Paese che&nbsp; penalizza la presenza lavorativa di donne, giovani e stranieri rinuncia alle forze sociali pi&ugrave; dinamiche e predisposte al cambiamento.&nbsp; Scommettere sulle madri come forza sociale determinante per la crescita e lo sviluppo del Paese richiede certamente un cambiamento culturale nella mentalit&agrave; collettiva, prima ancora che cambiamenti concreti, un cambiamento evocato ed auspicato da molti anni e finora solo in minima parte osservato&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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