Si è svolta il 15 settembre la “Giornata dell’Agricoltura italiana” promossa dalla Coldiretti, alla quale hanno partecipato trentamila agricoltori soci della Coldiretti provenienti da tutte le regioni italiane, impegnati quotidianamente per realizzare l’obiettivo dell’Esposizione Universale “Nutrire il Pianeta Energia per la Vita”. All’evento hanno partecipato il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina.
Per far conoscere appunto i risultati dell’assemblea ed i risvolti che questi comportano per la nostra economia agricola e non solo, la Coldiretti di Basilicata ha tenuto stamane una conferenza stampa presso la sala riunioni della sede di Matera, alla presenza del Presidente e del Direttore Regionale della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto e Angelo Milo, del Presidente e del Direttore Provinciale della Coldiretti di Potenza Teodoro Palermo e Franco Carbone, del Direttore Provinciale della Coldiretti di Matera Francesco Manzari, e della Giunta Regionale dell’Organizzazione agricola lucana.
“Per la prima volta dal dopoguerra viene tagliata la fiscalità in agricoltura, un peso cresciuto nel tempo che ostacola la sfida competitiva delle nostre imprese in Italia, in Europa e nel mondo, con l’eliminazione di Irap e Imu agricola, risultati attesi e dall’Organizzazione fortemente sollecitati” ha affermato il Presidente della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto.
L’abolizione dell’IMU sui terreni, secondo la Coldiretti, investe una platea di circa 3 milioni 175 mila soggetti solo nei comuni di pianura (per un ammontare di imposta pari a 550 milioni di euro). Lo sgravio riguarda inoltre i contribuenti possessori di terreni situati nei territori montani e collinari che dal 2014 non hanno più beneficiato dell’esenzione, per un ulteriore ammontare di 260 milioni di euro. Questo provvedimento consentirà un risparmio, per i proprietari di terreni agricoli della Basilicata, di circa 10 milioni di euro.
L’abrogazione dell’Irap in agricoltura riguarda invece oltre 400 mila imprese “produttive” (il 10 per cento circa di tutti i contribuenti Irap), che attualmente sono gravate complessivamente per circa 200 milioni di euro all’anno. Questo provvedimento consentirà un risparmio, per circa 9 mila imprese agricole lucane, di 2 milioni di euro.
“Lo sgravio dell’Irap per le imprese agricole” continua Quarto “è fondamentale per il settore, considerando che le disposizioni di detassazione della componente lavoro a tempo indeterminato per tutti i settori produttivi ha poco inciso sull’agricoltura, tipicamente caratterizzata dalla prevalenza di lavoratori stagionali per il 90 per cento”.
Ma il lavoro congiunto dell’Organizzazione con il Governo e il ministero competente va oltre, e tocca tante altre tematiche sensibili che puntano a rendere competitivo il settore ed a renderne riconoscibili eccellenza e salubrità.
È il Presidente Provinciale della Coldiretti di Potenza Teodoro Palermo a portare altri esempi, in tal senso: “Contro il diktat europeo che vorrebbe il via libera all’utilizzo delle polveri di latte, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha adottato simbolicamente i formaggi italiani, un gesto importante e significativo visto che il 29 settembre prossimo è il termine entro il quale l’Italia dovrà rispondere alla lettera di diffida con la quale la Commissione europea ha imposto al nostro Paese di porre fine al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari previsto storicamente dalla legge nazionale. La recentissima reintroduzione dell’indicazione obbligatoria della sede dello stabilimento di produzione dei prodotti alimentari in etichetta è un altro segnale importante in direzione della trasparenza verso il consumatore”
Palermo così conclude: “La Coldiretti è attore sociale, da ormai settant’anni, della trasformazione ed ammodernamento delle nostre campagne, e svolge un’indispensabile attività di raccordo tra le imprese agricole e le istituzioni, per farsi portatrice delle istanze e delle aspettative degli operatori del settore, a tutela dei prodotti Made in Italy contro ogni forma di contraffazione e a difesa della dignità del lavoro”.
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