Coldiretti: il Metapontino sott’acqua

Disastrosa – riferisce una nota della Coldiretti di Basilicata – la situazione nel metapontino dopo il nubifragio di Martedì 2 Marzo e l’esondazione dei fiumi Agri, Sinni, Basento e Bradano. Un vero bollettino di guerra. Migliaia di colture di ortive, fragole, agrumeti e frutteti sommersi dall’acqua. Serre e fabbricati danneggiati, case rurali evacuate, aziende zootecniche semidistrutte e bestiame annegato. Difficile quantizzare gli enormi danni. L’accesso ai terreni è reso difficoltoso dalle frane e dagli smottamenti, conseguenza delle inondazioni che hanno fatto scomparire anche molte strade rurali. I dirigenti Coldiretti della zona stanno facendo i sopralluoghi nelle aziende colpite. Vitelli, Presidente Coldiretti Pisticci, segnala la situazione a dir poco critica per le aziende agricole del suo comune. L’intero territorio agricolo di Pisticci è stato danneggiato dall’esondazione del Basento. Campi di fragole e ortive, frutteti e agrumeti inondati. Oltre 70 famiglie fatte evacuare dalle case rurali. Serre, fabbricati, strade e ponti distrutti. Gravissima anche la situazione nei territori di Bernalda e Montescaglioso. Giuseppe Abatepaolo, Presidente Coldiretti Bernalda, oltre a segnalare la disastrosa situazione nei comuni di Bernalda e Montescaglioso, con campi di cereali, fragole, ortive, agrumeti e frutteti ancora sommersi dall’acqua, denuncia la criticità del comparto zootecnico. Stalle interamente allagate, come quelle dell’azienda Esposito, che ha perso oltre 350 capi in seguito all’esondazione. L’Agri oltre a migliaia di ettari di fragole, ortive, frutteti e agrumeti nei comuni di Policoro, Nova Siri e Rotondella, ha inondato molte case rurali. Nella notte, decine sono state le famiglie aiutate ad evacuare dalle abitazione rurali da Vincenzo Padula, Presidente Coldiretti Policoro e dai soci dell’area. L’intero comparto agricolo del Metapontino, che da solo produce circa l’80% di frutta e ortaggi è stato ancora sommerso dall’acqua. Il consorzio di bonifica Bradano Metaponto, malgrado le difficoltà, sta lavorando a pieno regime per prosciugare i terreni. Le previsioni di rientro dall’emergenza sono di 4 giorni senza pioggia, nonostante l’idrovora, azionata da un gruppo elettrogeno, stia lavorando alla velocità massima di 5 metri cubi al secondo.
“In questi mesi- ha affermato il Presidente Coldiretti Basilicata Piergiorgio Quarto- abbiamo più volte chiesto agli organismi regionali di prendere repentini provvedimenti per prevenire disastri di questa portata. Manutenzione e rinforzo degli argini, pulizia costante dei letti dei fiumi e la messa a punto di un efficace Piano regionale di sicurezza idrogeologica, avrebbero potuto contenere il disastro. I danni di quest’inondazione, purtroppo evitabile, sono enormi. Nell’immediato è necessario gestire efficacemente l’emergenza, liberando i campi e mettendo a punto interventi di manutenzione per garantire l’accessibilità alle aziende. Per evitare che il disastro si ripeta, però, sono necessari una presa di responsabilità e un impegno concreto degli organi preposti a risolvere concretamente il problema. Il settore primario lucano non può più aspettare". 

BAS 05 

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