La Coldiretti di Basilicata per alleviare la situazione pesante delle imprese agricole, ha inviato una richiesta all’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata, Luca Braia, di adeguare alle attuali criticità l’assegnazione di carburante agricolo, con un supplemento funzionale alle reali esigenze delle aziende.
E’ quanto fa sapere in una nota la stessa organizzazione agricola di categoria che fa una panoramica, dati alla mano, delle negatività del settore.
“Il crollo del 7 per cento dei prezzi pagati alle aziende agricole – spiega Coldiretti – con punte del 19 per cento per la frutta e del 10 per cento per la verdura, pesa sul calo del clima di fiducia delle imprese che passa a giugno da 104,7 punti a 104,3. Da un’analisi della Coldiretti nazionale sui dati dell’Istat sulla fiducia delle imprese. I prezzi pagati alla produzione agricola a giugno – denuncia la Coldiretti – calano del 7 per cento per le coltivazioni rispetto al mese di maggio con riduzioni più sensibili delle quotazioni per frutta (-19 per cento) e ortaggi (-10 per cento), ma il segno negativo non risparmia neppure vino, semi oleosi e persino l’olio, nonostante la scarsa produzione. L’ “umore nero” degli agricoltori – prosegue la Coldiretti – è anche legato ai problemi causati dal caldo, dalla siccità cui si sono aggiunti quello del maltempo, per un conto di oltre 200 milioni di euro di danni che hanno interessato tanto le produzioni ortofrutticole quanto gli allevamenti. Le temperature record di luglio stanno letteralmente “bruciando” gli ortaggi e la frutta come i meloni così come sono in grandi difficoltà le coltivazioni di mais necessarie per l’alimentazione degli animali che hanno bisogno di una adeguata irrigazione e per le quali si prospetta un crollo dei raccolti. I problemi – continua Coldiretti – riguardano anche il pomodoro da conserva con lessature e scottature ed un forte calo delle quantità prodotte in alcune zone. Non va meglio per l’allevamento perché – rileva la Coldiretti – le mucche arrivano a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi più freschi ed a causa dello stress producono in media a livello nazionale il 10-15 per cento in meno di latte, un calo che significa una perdita di 100 milioni di litri di latte in un mese. Una situazione – conclude Coldiretti – che determina un aumento dei costi alla stalla per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all’assedio del caldo”.
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