Il Club per l’Unesco del Vulture fa sapere attraverso una nota di aver organizzato – nell’ambito delle attività per la celebrazione del decennale della propria costituzione ed in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa – un convegno dal titolo: “Il linguaggio della verità”. L’incontro si è tenuto lo scorso 4 maggio a Venosa, presso la Sala del trono del Castello Pirro del Balzo, alla presenza di giornalisti e addetti ai lavori, con i patrocini di Unesco, Regione Basilicata, Città di Venosa, Ordine dei Giornalisti. Il Presidente del Club per l’Unesco del Vulture salutando i numerosi presenti, ha sottolineato come l’Unesco, in questo settore, rivesta un ruolo guida in tutto il mondo, a cominciare dal suo impegno per la sicurezza dei giornalisti; la libertà di espressione diventa un veicolo di comprensione reciproca per costruire una pace sostenibile. Tra gli intervenuti sul tema “Cronaca giudiziaria: tra diritto di informare e dovere di non deformare”, Fabio Viglione, avvocato penalista del Foro di Roma, che con una vera lectio magistralis ha sottolineato che il rapporto tra giornalismo e privacy diventa il punto di bilanciamento tra valori e diritti diversi: da una parte la libertà d’informazione, dall’altra il rispetto della dignità di ogni cittadino. “Il diritto alla tutela della riservatezza e alla protezione dei dati personali, secondo la giurisprudenza consolidata, è da collocarsi – ha affermato Viglione – tra i diritti inviolabili della persona. Il principio di presunzione di innocenza, dunque, non può sovrastare il diritto alla libera manifestazione del pensiero, poiché non vi è alcuna ragione di riconoscere, nei confronti dell’imputato o dell’indagato, una tutela della reputazione in misura maggiore di quanto non spetti ad altri soggetti”. Anna Gloria Piccininni, Sostituto Procuratore Distrettuale del Tribunale di Potenza, ha evidenziato come il quadro normativo si presenti insidioso per i professionisti dell’informazione. “L’interesse primario del giornalista è quello dell’interesse pubblico, la notizia non solo deve essere vera, ma, soprattutto, deve interessare la collettività, tenendo presente il diritto di cronaca e del cosiddetto diritto all’oblio posto a tutela della riservatezza della persona”. “L’obbligo di controllo sull’attendibilità della fonte informativa, è requisito essenziale”, ha spiegato da parte sua la giornalista e scrittrice Enrica Cammarano. “Mezzi di comunicazione liberi, diversificati e indipendenti sono la base stessa di una società pluralista e aperta, e la loro responsabilità è grande: garantire al pubblico informazioni verificate e corrette”. A moderare i lavori Mimmo Sammartino, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Basilicata, che ha rimarcato il rapporto che lega libertà di informazione e buon andamento della giustizia, con particolare riferimento al processo penale, tema che costituisce una tematica di grande attualità alla luce delle ricorrenti polemiche connesse ai fenomeni degenerativi del cosiddetto “processo mediatico”. Emozionante il ricordo del grande giornalista lucano Rocco Brancati, socio e già presidente del Club per l’Unesco del Vulture, ad un anno della sua scomparsa, con la consegna di una targa commemorativa alla moglie presente in sala.