Oggi alle 10 presso l'ex ospedale di San Rocco a Matera in Piazza San Giovanni sarà aperta al pubblico la mostra “Peacekeepers” nell'ambito della campagna “Le scuole per la Pace” organizzata dalla Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata per l'anno scolastico 2014-2015.
L'iniziativa, proposta alle scuole lucane per diffondere i valori della pace e dell'accoglienza, consiste in una visita guidata ad un' istallazione multimediale costituita da un originale video di 10’ di durata e 32 fotografie che raccontano un lavoro poetico ed a volte ironico realizzato nel mese di luglio 2014 dal videomaker Mustafa Kia, rifugiato Afghano, insieme ai rifugiati ospiti della Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata a Sant’Arcangelo (PZ).
La mostra, allestita a Matera grazie alla collaborazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e
Paesaggistici della Basilicata e del Comitato Matera 2019, è aperta al pubblico nella sede di Matera fino a
lunedì 9 febbraio ed è stata già visitata da circa 700 studenti delle scuole secondarie superiori di primo e
secondo grado a Potenza, Sant'Arcangelo e Scanzano Ionico. Nei prossimi mesi “Peacekeepers” sarà
visitabile presso Tricarico, Rionero in Vulture e Brienza. Al termine della mostra il video “p come pace” sarà pubbliato sul canale yuotube della Fondazione e disponibile per attività didattiche e culturali.
Peace Keepers: “cosa significa il concetto di pace?” questo è stato il centro delle riflessioni di un’esperienza che ha coinvolto anche gli abitanti della Basilicata, dai Sindaci fino alle persone comuni che vivono l’accoglienza dei rifugiati come un fenomeno nuovo con il quale a volte è problematico confrontarsi.
La pace non è qualcosa di inottenibile o lontano, ed è diversa per ognuno di noi. La pace può essere
ricercata anche in condizioni disagiate o di guerra, infatti, molte persone scappano alla ricerca di condizioni migliori per se stessi e i propri cari. Ma a volte forse si scappa da se stessi, dalla propria condizione che ci rende tutti indistintamente esseri umani. La pace è parlare di quelle differenze che ci fanno alzare barriere, sotto forma di Nazioni, religioni e confini, e ci separano l’uno dagli altri e da noi stessi. Questo è ciò che Mustafa Kia ha voluto raccontarci tramite il susseguirsi delle immagini del suo breve documentario girato in Basilicata.
Mentre le immagini fotografiche della sua mostra ci riportano già ad un concetto di serenità, forse la pace in parte già raggiunta, ma che va comunque costantemente ricercata anche grazie alle bellezze ed gli sguardi delle persone del luogo che lo hanno ospitato.
Il lavoro artistico si è svolto nell'ambito del progetto Residenze Artistiche in Basilicata, promosso dalla
Regione Basilicata e supportato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (DG PABAAC), finanziato dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la consulenza tecnica dell’associazione per il circuito dei Giovani Artisti Italiani (GAI).
Il progetto, che ha coinvolto giovani creativi italiani e stranieri, è concepito per favorire lo scambio di esperienze tra artisti che operano nel contesto internazionale e le realtà locali al fine di creare nuove
relazioni e promuovere l’arte contemporanea.
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