Seduta congiunta per ascoltare il presidente dell’Anci Basilicata. “Potenza, Matera ed altri Comuni svolgono funzioni molto vaste, è un obiettivo assolutamente condivisibile che la Regione possa avere una sua legge che riconosce queste funzioni”
<p> La proposta di legge dei consiglieri Rosa (Lb-Fdi) e Pace (Gm), che punta a riconoscere il ruolo di “Potenza e Matera città dei servizi” con un contributo economico per il costo dei servizi sovracomunali, “va apprezzata innanzitutto per l’estrema chiarezza. Potenza e Matera svolgono funzioni molto vaste, quotidianamente le due città sono chiamate ad offrire risposte concrete, ad esempio per il trasporto pubblico, servizio di cui beneficia una moltitudine di persone. Esistono inoltre questioni analoghe per altri Comuni della Basilicata, è un obiettivo assolutamente condivisibile che la Regione possa avere una sua legge che riconosce queste funzioni”. Lo ha detto il presidente dell’Anci Basilicata e sindaco di Matera, Salvatore Adduce, che è stato ascoltato oggi nella riunione congiunta della prima e della seconda Commissione permanente del Consiglio regionale.<br /> <br /> A parere di Adduce “l’argomento è noto per essere stato tante volte all’attenzione pubblica, soprattutto per quello stato di necessità più volte richiamato che ha aperto anche a soluzioni di tipo parziale, necessariamente insufficienti e comunque non rispondenti a criteri di carattere generale. Potenza è il nostro capoluogo ed è un punto di riferimento essenziale per la Basilicata, occorre evitare campanilismi come è avvenuto in occasione della candidatura di Matera a capitale europea della cultura, che ha trovato una forte adesione in tutti Comuni, decisiva per raggiungere il risultato”.<br /> <br /> Sullo stesso tema il presidente della seconda Commissione Rosa è tornato a sollecitare la presenza del presidente della Regione Pittella, che benché più volte invitato per una audizione, non ha potuto ancora essere presente “per esplicitare – ha detto Rosa – il proprio pensiero su una proposta di legge che punta a riconoscere un contributo economico ai due capoluoghi per i costi dei servizi sovracomunali che offrono. Un’idea embrionale che va sviluppata, stabilendo regole certe per i rapporti fra la Regione e i capoluoghi”.<br /> <br /> Nel breve dibattito che è seguito il consigliere Mollica (Udc) ha sottolineato la necessità di cambiare nome alla proposta di legge per focalizzare l’attenzione non solo su Potenza e Matera ma anche su altri Comuni che erogano servizi sovracomunali. In questa direzione vanno anche gli emendamenti presentati da Perrino (M5s), che ha proposto di ripartire i contributi anche in favore dei Comuni di Maratea, Policoro e Venosa.<br /> <br /> Diverso il punto di vista di Romaniello (Gm), che ha sottolineato “il problema drammatico in Basilicata che riguarda l'area dei piccoli Comuni, dove in assenza di contributi regionali si sono ridotti i servizi minimi essenziali”, ed ha chiesto “di immaginare una norma che tenga conto anche di questa esigenza”. Per l’atro promotore della pdl, Aurelio Pace (Gm), “la proposta nasce dal fatto che la Regione è chiamata spesso ad intervenire sui capoluoghi, che offrono servizi a una popolazione molto più ampia, per rendere stabili alcuni servizi ed evitare di affrontare i problemi in maniera emergenziale. Sovrapporre i problemi dei piccoli Comuni è un errore, serve un nuovo modello di governance, avremo tempo e modo di parlare di Unioni di Comuni”. Mentre per Achille Spada (Pd), “occorre tener conto di due riflessioni: c'è il tema dei piccoli Comuni, per i quali bisogna stilare elenco dei servizi essenziali da distribuire su tutto il territorio; è vero che i servizi dei capoluoghi sono essenziali, ma la centralizzazione dei servizi a carico di un’utenza che si deve spostare produce a volte costi aggiuntivi”.<br /> <br /> Per il presidente della prima Commissione, Vito Santarsiero, “al di là del contenuto specifico, la proposta di legge sulle ‘città dei servizi’ assume il valore simbolico di una proposta aperta, per garantire alle due città capoluogo di svolgere il ruolo sovracomunale e di riferimento per il territorio. Resta naturalmente il problema dei piccoli Comuni, che va affrontato con altri provvedimenti”.<br /> <br /> Hanno partecipato ai lavori, oltre ai presidenti della prima e della seconda Commissione, Vito Santarsiero (Pd) e Gianni Rosa (Lb-Fdi), i consiglieri Paolo Galante (Ri), Francesco Pietrantuono (Psi), Francesco Mollica (Udc), Gianni Perrino (M5s), Michele Napoli (Pdl-Fi), Aurelio Pace e Giannino Romaniello (Gm), Vincenzo Robortella e Achille Spada (Pd).<br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> </p>