Nel ribadire che la Cils ritiene ormai interrotto, come già annunciato nell’incontro di ieri in Regione, ogni rapporto con i rappresentanti della Casa Divina Provvidenza di Bisceglie, perché dimostratisi sinora totalmente inaffidabili ed incapaci di dare risposte concrete, avendo anche discriminato i lavoratori del Don Uva di Potenza, esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza ai lavoratori, costretti a salire ed anche a dormire sui tetti dell’Ospedale”.
Lo dichiarano in una nota congiunta i Segretari Generali Regionali Nino Falotico e Giovanni Sarli, Segretari della Cisl e della Cisl Fp di Basilicata.
“La Cisl chiede alla Giunta e al Consiglio Regionale della Basilicata di rafforzare il proprio impegno, concretizzando quanto prima tutti i presupposti legislativi ed amministrativi per attuare le mozioni già approvate in Consiglio Regionale, a settembre ed ottobre, riguardo all’ipotesi del fitto di ramo d’azienda, oppure, ciò che è ormai assolutamente preferibile, la soluzione alternativa rispetto all’attuale gestione affidata alla Casa Divina Provvidenza, la cui sopravvivenza è inesorabilmente compromessa dall’enorme debito di circa 400 milioni di euro. Servizi socio sanitari così importanti, quali quelli erogati presso l’Ospedale Don Uva, non possono essere più affidati esclusivamente ai privati – aggiungono Falotico e Sarli – ma il sistema sanitario pubblico lucano deve farsene carico interamente entrando anche nella gestione, dovendosi evitare comportamenti di mala gestione e negazione dei diritti dei lavoratori nonché dei pazienti, che meritano la massima cura.
Nei prossimi giorni, tramite i nostri legali, preannunciano Falotico e Sarli, ci opporremo, con istanza diretta al Tribunale di Trani, ai 72 licenziamenti, non essendoci, a nostro parere, alcuno esubero all’ospedale Don Uva di Potenza, ed avendo sempre respinto, perché del tutto inaccettabile, il piano di risanamento presentatoci ad ottobre dalla Casa Divina Provvidenza, poiché basato unicamente sul taglio delle spese, senza tenere conto, però, dei livelli essenziali di assistenza, che sarebbero messi a repentaglio da una riduzione così forte di personale.
In questa complicata vertenza, è essenziale anche la discesa in campo del Prefetto di Potenza, al quale la Cisl rinnoverà la richiesta questa mattina, concludono i Segretari Regionali della Cisl, di intervenire con urgenza sul Tribunale di Trani per rendere possibile l’utilizzo delle somme che l’Asp di Potenza tiene disponibili per pagare gli stipendi ai lavoratori”.
bas 06