"La programmazione del fabbisogno assunzionale regionale per il triennio 2014-2016, passato al vaglio della Giunta Regionale in queste ultime ore, è un provvedimento che desta enormi perplessità sia sotto il profilo di legittimità delle azioni ivi programmate, sia sotto il profilo di merito". Lo dichiara la Cisl Fp in una nota della segretaria regionale, Elisabetta Pennacchia, dal segretario aziendale, Salvatore Pellettieri, e da Carlo Gilio, Vincenzo Pernetti e Donato Milillo (Rsu).
"Sotto il primo aspetto, infatti, – prosegue il comunicato sindacale – il provvedimento pur prevedendo l’utilizzo di capacità assunzionale per la ricollocazione dei dipendenti in soprannumero delle due Province, di fatto non ne definisce il numero esatto lasciando trapelare una forte incertezza sulla ricollocabilità dell’intero contingente, nonostante la normativa vigente obblighi le Regioni in via prioritaria alla riassegnazione di tutto il personale in esubero. Non solo, ma soprattutto rende estremamente difficile la verifica degli elementi di legittimità per le ulteriori operazioni ivi riportate: quanto alle progressioni verticali, infatti, benché le stesse siano avallate da apposita legge regionale, di fatto non solo sono numericamente risicate (solo tre su decine di aspiranti), ma sono altresì in contrasto con le normative e con le prassi nazionali e con la recente e univoca giurisprudenza contabile e amministrativa; quanto alle stabilizzazioni del personale precario avente i requisiti di legge, invece, le stesse risultano inique nei confronti di tutti i beneficiari o aventi diritto, dal momento che non consentono parità di trattamento fra le varie tipologie interessate (precari forestali e precari Alsia).
Nel merito, inoltre, la programmazione triennale del fabbisogno avviene in un contesto, quale quello regionale attuale, nel quale le questioni relative al personale e agli assetti organizzativi non ricevono alcuna attenzione da parte dell’Amministrazione, che, se da un lato non perde tempo nel ricorso ad incarichi dirigenziali esterni, dall’altro lato volta lo sguardo altrove e traccheggia sui temi relativi al salario accessorio per tutti i dipendenti e agli incarichi di posizione organizzativa, ancora illegittimamente in proroga.
Solo qualche giorno fa la scrivente sigla aveva denunciato che l’ipotesi di erogazione del saldo della produttività 2014 nel mese di luglio fosse un’ipotesi destinata a svanire. Oggi apprendiamo che si trattava di un giusto allarme, dal momento che nuovi e diversi intoppi organizzativi hanno rallentato ulteriormente l’iter di valutazione delle perfomances e che, pertanto, nel corrente mese i dipendenti non riceveranno le spettanze e, verosimilmente, neanche nel mese prossimo, data la pausa estiva e il congenito deficit di forza lavoro dell’ufficio del personale in primis.
Una macchina amministrativa disorganizzata con dipendenti demotivati non può consentire il raggiungimento di ambiziosi obiettivi di governo e pertanto chiediamo un deciso e risolutivo cambio di passo nelle politiche del personale, fatto di rispetto concreto del principio di legalità e di promozione del merito, nell’interesse esclusivo dell’efficienza dei servizi per la collettività lucana".
BAS 05