Cicala: “Autonomia delle Regioni a misura dei territori”

Il presidente del Consiglio regionale della Basilicata ha partecipato alla riunione della Conferenza delle Assemblee legislative regionali che si è svolta a Milano. “Il tema del regionalismo si articola con dialettiche diverse da Nord a Sud“

&ldquo;L&rsquo;attuazione dell&rsquo;articolo 116 della Costituzione pu&ograve; trovare nuove formule concrete a misura di regione, perch&eacute; sappiamo bene che ogni territorio ha esigenze e opportunit&agrave; differenti da articolare e sviluppare&rdquo;. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, che &egrave; intervenuto oggi a Milano nel corso della riunione della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome, ospitata dal Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi. Una riunione che, a parere di Cicala, &ldquo;ci d&agrave; l&rsquo;importante possibilit&agrave; di confrontarci su un tema caldo come quello del regionalismo, che si articola con dialettiche diverse da Nord a Sud&ldquo;.<br /><br />&ldquo;Gi&agrave; nella precedente legislatura – ha aggiunto Cicala -, il Consiglio regionale della Basilicata si &egrave; dimostrato interessato all&rsquo;unanimit&agrave; a iniziare questo percorso che noi vediamo come una opportunit&agrave; se gestito con un&rsquo;ottica rivolta al territorio e ai cittadini. L&agrave; dove le nostre risorse sono tra le pi&ugrave; importanti d&rsquo;Europa e d&rsquo;Italia, pensiamo al petrolio e all&rsquo;acqua, tutti i lucani un giorno potranno raccoglierne a pieno i benefici, stipulando nuovi accordi tra Stato e Regione, con spirito costruttivo per l&rsquo;interesse dell&rsquo;intero territorio&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Sappiamo, inoltre, che &egrave; indispensabile che si instaurino nuove sinergie positive sia nel Governo nazionale sia nel Consiglio regionale. Il mio auspicio – ha concluso Cicala – &egrave; che questo processo si risolva con una nuova riorganizzazione che porti la Basilicata a riacquisire il potere decisionale in materie che strettamente la riguardano, come ad esempio la tutela ambientale, nonch&eacute; il diritto alla salute, la sanit&agrave;, l&rsquo;acqua e il petrolio&rdquo;.<br />

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