“Mentre cresce l’esigenza nelle aree agricole e rurali lucane di avere tempestivi servizi soprattutto tra gli anziani e tra le persone non autosufficienti non possiamo continuare ad assistere inerti alla riduzione o cancellazione di importanti servizi come quelli postali proprio nelle contrade rurali e nei più piccoli comuni agricoli”. A sostenerlo in una nota congiunta sono i presidenti regionali della Cia Donato Distefano e dell’Anp (Associazione nazionale pensionati) Giovanni Bulfaro che hanno annunciato la mobilitazione della Cia e dell’Anp.
“Non si deve sottovalutare – è scritto nella nota – che in Basilicata i pensionati risiedono per un terzo nelle aree rurali che raggiungono circa le 3 mila contrade abitate, a testimonianza della specificità della condizione di vita dei pensionati agricoli. Gli ultrasessantenni – evidenziano ancora l’Anp e la Cia – sono circa il 20 per cento della popolazione ed entro 15 anni raggiungeranno il 25 per cento. Attualmente oltre l´80 per cento (in pratica 8 su 10) degli anziani chiede servizi sociali, sanitari e assistenziali pronti ed efficienti e attraverso i documenti di protesta che ci sono giunti da Sant’Antonio Casalini di Bella, come dalle contrade nelle quali è prevista la chiusura degli uffici postali, si richiede il mantenimento dei servizi postali, tra l’altro gli unici servizi bancari esistenti. Con l´accrescere dell´età – evidenziano i presidenti regionali della Cia Distefano e dell’Anp Bulfaro – aumenta in maniera esponenziale il bisogno dei servizi e di assistenza. Un fenomeno questo che si accentua ancora di più nelle campagne e nelle zone rurali, dove proprio i servizi sociali sono minori rispetto a quelli dei centri urbani. Gli anziani hanno bisogno di risposte chiare, di interventi mirati, di politiche realmente concrete. Occorrono certezze che, purtroppo, non sono ancora venute. Anzi, si continua a ridurre la spesa sociale e i servizi".
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