L’esperienza della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata maturata dopo il terremoto del 1980, per favorire il ritorno delle famiglie nelle aziende rurali e la ripresa delle attività agricole e zootecniche, sarà trasferita a L’Aquila, nel convegno promosso in occasione della settima Festa nazionale dell’agricoltura, che si terrà tra l’Aquila e Teramo da domani 12 fino al 15 settembre.
Lo slogan prescelto: “Dalla terra ferita rinasce la Vita” – sottolinea in una nota la Cia – slogan che esprime al meglio l’obiettivo dell’iniziativa, indirizzata a promuovere lo scambio di buone pratiche tra la Cia lucana e quella abbruzzese sui temi della ricostruzione degli immobili rurali danneggiati e la ripresa dell’economia agricola.
Per la classe dirigente della nostra Confederazione, gli anni del terremoto – sottolinea il presidente Cia Donato Distefano – sono stati fortemente formativi per affrontare problemi e situazioni di emergenza e dal superamento dell’emergenza passare poi, specie nell’area Marmo-Melandro quella del cosiddetto “cratere” del 23 novembre 1980, ai tanti esempi di agricoltura di qualità, multifunzionalità, agriturismo di eccellenza, allevamenti zootecnici efficienti, in grado d accrescere il reddito degli agricoltori. Nel corso del convegno-confronto, inoltre, Censis e Cia presenteranno un Rapporto sullo stato delle economie e delle agricolture nelle aree del Paese colpite dai terremoti dagli anni ’80 ad oggi.
Alla festa sarà presente uno stand di produzioni agricole-alimentari lucane con la presenza dei Consorzi di tutela del peperone di Senise, del pecorino di Filiano, l’associazione apicoltori e dell’ortofrutta del Metapontino.
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