Cia: all’Immacolata numerose presenze nelle Dolomiti Lucane

Nel comprensorio delle Dolomiti Lucane la festa dell’Immacolata ha registrato una nuova buona prova di qualità dell’ospitalità rurale. A completare l’accoglienza di turisti e visitatori l’arrivo a Castelmezzano del nuovo vescovo di Tricarico, Mons. Giovanni Intini, parroco della concattedrale di Monopoli e componente del clero della diocesi di Conversano-Monopoli. La Chiesa Madre di Castelmezzano con la funzione è stata presa d’assalto dai turisti che hanno vissuto l’atmosfera anche religiosa delle festività e con il mercatino di Natale allestito nello slargo davanti al “balcone più bello d’Italia” come il sindaco Nicola Valluzzi lo ha indicato a Mons. Intini accompagnandolo nel giro per il paese. Tanti stand di prodotto locali e di artigianato con il calore della brace a riscaldare gli infreddoliti turisti.
Il giorno dell’Immacolata – secondo Turismo Verde-Cia – ha registrato dappertutto un buon successo per l'agriturismo con incrementi di ospiti del 15%. Il lungo ponte che si concluderà domenica e la giornata di sole sia pure con temperature rigide hanno favorito soggiorni e pranzi nelle strutture rurali ricettive e di ristorazione. Come da tradizione, gli imprenditori agricoli hanno puntato sui piatti che anticipano i menù contadini di Natale coinvolgendo gli ospiti con lezioni in cucina, laboratori per ragazzi, attività in azienda.
Si tratta – sottolinea Paolo Carbone, della Cia lucana – di un progetto che intende esaltare la ristorazione agrituristica, la cultura contadina, la qualità legata al territorio, dando valore ad una rete di imprese che promuovono gli stessi valori e la stessa eccellenza qualitativa, mantenendo ognuno la propria identità, la propria creatività e le proprie radici territoriali. Il nostro esempio di campionato degli agrichef favorisce l’offerta di  menù che unisce piatti della cucina tipica contadina legati al tanto variegato territorio nazionale. Queste festività – continua Carbone – sono l’occasione per promuovere  l'agriturismo che ha grandi potenzialità perché i visitatori attesi a Matera possano riscoprire la nostra offerta di ricettività e di gastronomia. Per questo, per la Cia lucana l’impegno prioritario è potenziare l’offerta di turismo rurale specie nelle aree dell’hinterland di Matera e nella Collina Matera dove si registra la maggiore debolezza
Le aspettative degli imprenditori agricoli sono riposti nell’aggiornamento e adeguamento della legge regionale sull’agriturismo e nei bandi per le misure specifiche contenute nel PSR 2014-2020. Bisogna adeguarsi alla normativa del Mipaf che ha introdotto il marchio, che contraddistingue le aziende regolarmente operanti in base alle leggi rappresentato da un girasole che racchiude idealmente una fattoria. La classificazione delle aziende agrituristiche, (da uno a cinque girasoli)  così come già avviene per gli alberghi, ha lo scopo di dare all’ospite una idea complessiva di massima del livello di comfort (comodità dell’accoglienza), della varietà di servizi (proposte di escursioni, itinerari, maneggio cavalli, ecc.) e della qualità del contesto ambientale (natura, paesaggio, tranquillità) che ciascuna azienda e’ in grado di offrire.
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