"La passione degli agricoltori, il dibattito sui problemi dell’attuale situazione dell’agricoltura lucana e soprattutto il “faccia a faccia” con il Governatore della Regione De Filippo: l’assemblea della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, alla presenza del coordinatore della giunta nazionale della Confederazione Alberto Giombetti, è stata decisamente irrituale ed ha lasciato il segno nei dirigenti regionali, zonali e locali come negli agricoltori". E' la ricostruzione dell'assemblea fatta in una nota diffusa dalla stessa Cia.
"L’opportunità di avere al tavolo della presidenza il Governatore che, per quattro ore di fila ha ascoltato gli interventi – spiega la Cia – non è certamente un evento rituale. Di solito assessore all’agricoltura, presidente del Consiglio e della Giunta hanno partecipato alle iniziative della Cia “fermandosi” per il tempo necessario ad un intervento. Questa volta il Governatore ha voluto ascoltare prima di parlare e gli interventi non sono stati certamente “teneri” nei confronti dell’operato della Regione e degli enti che si occupano di agricoltura. Già nella relazione il presidente della Cia Donato Distefano ha incalzato con richieste precise e dirette spiegando la scelta dell’interlocuzione “privilegiata” con il Governatore piuttosto che con l’assessore all’Agricoltura perché “i problemi del comparto siano al centro dell’agenda politica dell’intera Giunta”. Poi i rilievi all’andamento del PSR 2007-2013: “non basta il traguardo del 66% per l’impegno di spesa se la spesa effettiva è ferma al 12% e soprattutto se su 7mila domande pervenute solo 750 sono state liquidate”. Su questo il Governatore ha assunto il primo impegno: “insediamo – ha detto – un tavolo tecnico per verificare sul campo quali sono i problemi della burocrazia che allungano i tempi”. Ed anche sull’organismo pagatore (Arbea) De Filippo si è detto disponibile “senza pregiudiziali” a discutere se è più utile mantenere in vita l’Arbea (rinnovata) o se trasferire tutto all’Agea. Dirigenti e agricoltori della Cia hanno quindi sollecitato risposte a problemi legati alla situazione contingente e a quella a breve-medio termine. Tra le questioni d’emergenza quella che riguarda l’alluvione del Metapontino e tra quelle a media scadenza la riforma della governance degli enti agricoli. Su un punto si è registrata una divergenza: la Cia è per tenere in vita i tre Consorzi di Bonifica “profondamente riformatii” mentre De Filippo per l’accorpamento di compiti e funzioni in un unico Consorzio. Il problema per il governo delle risorse idriche – come hanno sottolineato all’unisono Destefano e il Governo – è comunque prioritariamente riferito al superamento dell’Eipli e contestualmente al finanziamento del completamento delle opere irrigue. Inoltre una sorta di ottimismo condiviso è per il dopo Pac 2013 e nello specifico della Basilicata per l’inclusione da parte della Commissione Europea nell’elenco delle 26 Regioni dell’Ue in fase di transizione (da Obiettivo uno a Obiettivo Competitività) con la possibilità di non perdere importanti risorse comunitarie. Ultimo impegno del Governatore: a parte il lavoro del Tavolo Verde fare il punto su PSR per garantire il superamento de “rischio disimpegno” ma anche risposte efficaci a partire dalla revisione di metodo e merito dei Bandi. Giombetti si è detto particolarmente soddisfatto della qualità dell’assemblea che conferma la grande validità della scelta di autoriforma della Cia con il protagonismo diretto degli agricoltori. La concertazione che in tutt’Italia si sta sviluppando intorno alla “Carta di Matera” – ha detto Giombetti – è lo strumento fondamentale perché Regioni e Autonomie Locali testimonino, nei fatti, una rinnovata attenzione per il territorio rurale".