Nel corso del congresso della Confederazione italiana agricoltori (Cia) che si è tenuto a Venosa, oltre all’elezione del presidente Rocco Sileo si è provveduto a presentare “un progetto di rilancio delle tre produzioni agricole d’eccellenza del Venosino (vino, olio e grano)”.
Lo si apprende in una nota della Cia. Il presidente Sileo ha fatto il punto sulle attività della Cantina sociale di Venosa, definendola “fiore all’occhiello dei viticoltori, che sono riusciti ad esportare le bottiglie prodotte persino in Cina”. Nella struttura consortile “quest’anno sono stati lavorati 55 mila quintali di uva ma solo un terzo sarà imbottigliato garantendo un’alta redditività, mentre il resto sarà venduto sfuso con il risultato di abbassare notevolmente il guadagno dei viticoltori”. Per Sileo, quindi, la strada da seguire “è quella di un marchio lucano per il vino sfuso”.
Anche per l’olio "che finalmente ha ottenuto la denominazione di origine protetta si pone lo stesso problema di assicurare il guadagno adeguato ai piccoli e medi olivicoltori”. Quanto alla cerealicoltura – è stato evidenziato – la concorrenza di grano canadese, ucraino e australiano si può battere solo sulla qualità. Il congresso della Cia è stato infine l’occasione per rinnovare le proposte in tema di spesa del Psr 2007/2013. “Bisogna adoperarsi – si è detto – per evitare la restituzione anche di un solo euro”.
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