Cgil su azienda dell'indotto Eni

 “L’azienda Dappollonia, operante nell’indotto Eni, sta operando una politica quantomeno discutibile nel processo di rinnovo dei contratti di lavoro che volgono al termine nel mese di febbraio 2016”. E’ quanto fanno sapere, in un comunicato stampa, Vincenzo Esposito e Bruno Bevilacqua della Cgil Potenza.

“Non riteniamo corretto che, a pochi giorni dalla scadenza dei contratti, decida di operare delle riorganizzazioni interne, favorendo alcuni lavoratori a dispetto di altri e penalizzando, tra l’altro, quelli con maggiore anzianità di servizio.
Acquisito il fatto che l’ENI riduce le commesse e destabilizza gli equilibri delle tante aziende dell’indotto, non riteniamo accettabile il comportamento dell’azienda che obbliga i lavoratori a turni massacranti e straordinari per accumulare lavorazioni e quindi avere poi la possibilità di non rinnovare i contratti e garantire scorte di magazzino che consentano di far fronte alle richieste della committenza”

“Ribadiamo la nostra netta contrarietà a comportamenti del genere, che destabilizzano i normali rapporti tra azienda e lavoratori, introducendo una variabile deprecabile: la conoscenza di politici locali che favoriscono il rinnovo di alcuni privilegiati a discapito di altri.
Se a questo si aggiunge il flusso continuo di forza lavoro che proviene da fuori regione, allora la situazione diventa davvero insostenibile. Per questi motivi chiediamo all’azienda di lavorare per definire una politica aziendale trasparente e corretta. In caso contrario il sindacato metterà in atto tutte le azioni che si riterranno necessarie per garantire il rispetto dei diritti di tutti i lavoratori”.
bas04 

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