“La situazione del servizio di trasporto pubblico locale utilizzato dai lavoratori per raggiungere le Aree industriali della val D’Agri e dell’Area di San Nicola di Melfi, presenta varie criticità che ne manifestano la completa inadeguatezza rispetto alle specificità che queste aree presentano” è quanto fa sapere Angelo Summa, Segretario generale Cgil Potenza in una nota stampa.
“È evidente” continua Summa, “che non è più possibile continuare a gestire la situazione del trasporto pubblico locale con un piano datato 2003, un piano che ormai non risponde alle mutate esigenze dei territori e più in particolare delle Aree industriali che, negli anni, sono state interessate da importanti e significativi cambiamenti.
In un complessivo quadro di inadeguatezza di un piano del trasporto pubblico locale, che risale a più di dieci anni fa, riteniamo che vadano affrontate con immediatezza due vere e proprie emergenze:
1. garantire ai lavoratori della Val D’agri la possibilità di fruire del trasporto pubblico locale per raggiungere il centro oli;
2. potenziare il trasporto pubblico per i lavoratori sata e dell’indotto, lungo la tratta Ruoti-Avigliano-San Nicola di Melfi. L'incremento produttivo dei nuovi modelli ha, infatti, già determinato un aumento del numero di operai che utilizzano i pullman per recarsi al lavoro e per gennaio, in relazione alla nuova programmazione dei turni di lavorazione, è prevedibile un ulteriore aumento dei lavoratori che utilizzano il servizio di trasporto pubblico.
“Non è tollerabile” chiude Summa “continuare ad assistere ad una condizione di forte disagio e di totale assenza di sicurezza cui sono sottoposti i lavoratori, costretti a viaggiare in piedi per ore, per raggiungere il loro posto di lavoro.
Per tutti questi motivi, la Camera del Lavoro CGIL di Potenza chiede all’assessore Regionale Aldo Berlinguer di assumere tutte le iniziative utili, al fine di assicurare il potenziamento del servizio trasporto pubblico locale su queste tratte, e di procedere nel più breve tempo possibile all'adozione di un nuovo piano regionale che stia al passo con le mutate esigenze del territorio”.
BAS 05